PISTOIA – La rigenerazione dell’area dellex ospedale Ceppo, è stata al centro del seminario di progettazione urbanistica “Lo spazio pubblico come cura dell’uomo”, che si è svolto a Pistoia dal 6 al 9 aprile nell’ambito della quinta edizione di “Leggere la città”. Organizzato dall’Università di Genova in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Pistoia, lo studio ha coinvolto 5 università italiane – le facoltà di Architettura di Genova, Matera, Palermo, Pavia, Venezia – che hanno approfondito e sviluppato quanto già impostato dal Comune con il Piano Particolareggiato.
25 studenti e 7 docenti all’opera
Per tre giorni, ognuno dei cinque gruppi di universitari coinvolti – in tutto venticinque studenti e sette docenti – ha sviluppato un aspetto diverso del Piano con una sinergia tra università, territorio e mondo del lavoro che ha prodotto per Pistoia nuove idee e spunti di riflessione.
I vari gruppi di lavoro
Il gruppo di studio dell’Università di Genova si è occupato dell’area del Ceppo come “piattaforma verde” che metta in relazione anche gli spazi a verde limitrofi. Un progetto del verde a partire dal nuovo parco urbano a nord dell’area è stato impostato, poi, dagli studenti dell’Università di Palermo, mentre l’Università di Pavia ha declinato alcune indicazioni sul concetto di sostenibilità sia dell’intero progetto urbano sia di porzioni come il patrimonio monumentale esistente (San Lorenzo), quello più recente (la piattaforma Asl) e i nuovi edifici. L’Università di Venezia e di Matera hanno indicato possibili recuperi dei complessi di Santa Maria delle Grazie e dell’edificio storico del Ceppo.
La presentazione dei progetti
Al termine di tre giornate di lavoro che si sono svolte nella saletta Incontri dell’ufficio Cultura, i progetti impostati dai cinque gruppi di studenti universitari sono stati presentati ufficialmente al sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli e alla dirigente del servizio governo del territorio Elisa Spilotros, nella mattina di domenica 9 aprile. Il materiale prodotto all’interno del seminario potrà costituire, infatti, una base per successivi approfondimenti progettuali e come documentazione informativa da utilizzare per eventuali studi di fattibilità e nuovi seminari.