PISTOIA – Prosegue il ciclo di incontri dedicato alle scuole, ideato e diretto da Giulia Cogoli e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, in preparazione al festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo, in programma dal 26 al 28 maggio. Giovedì 9 marzo, alle 11, al Teatro Manzoni di Pistoia si terrà il terzo incontro dal titolo “Noi, europei. Riflessioni su pluralismo, convivenza e razzismo”, con Adriano Favole.
Che Europa esiste?
Esiste una cultura europea? Esiste un popolo europeo? Dobbiamo rassegnarci alla “fine” del progetto europeo, all’idea che solo le comunità nazionali o forse quelle locali possano garantire un senso di appartenenza? L’intervento di Adriano Favole prenderà spunto da queste domande per inoltrarsi all’interno dei significati che gli antropologi attribuiscono alla nozione di “cultura”. Si tratta di una “sostanza” o, al contrario, di una rete di relazioni? La cultura che ci fabbrica è un patrimonio che ereditiamo dal passato oppure un progetto d’avvenire? Erigere muri (come alcuni paesi europei stanno facendo) significa “recintare il nulla”, “delimitare una rabbia crescente”: tagliando le possibilità di relazione recidiamo ogni spazio per la creazione di un senso di appartenenza all’Europa forte e condiviso.
Gli incontri in preparazione dei Dialoghi
L’incontro con Adriano Favole segue quelli con l’antropologo Marco Aime (“Cultura e culture?”) e con lo scrittore Paolo Di Paolo (“La scelta di restare umani”). Il percorso di avvicinamento al tema della VIII edizione dei Dialoghi, “La cultura ci rende umani. Movimenti, diversità e scambi”, si completerà il 5 aprile con “L’umano del gesto”, appuntamento con il coreografo e danzatore Virgilio Sieni nella Cattedrale ex Breda. Tutti gli incontri, dedicati agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sono visibili anche in diretta streaming sul sito www.dialoghisulluomo.it.
Chi è Adriano Favole
Adriano Favole in una precedente edizione di Dialoghi sull’uomo
Adriano Favole è vice direttore per la ricerca presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, dove insegna “Antropologia culturale” e “Cultura e potere”. Ha insegnato presso le Università di Milano, Genova, Bologna e in Nuova Caledonia. Ha viaggiato e compiuto ricerche a Futuna (Polinesia occidentale), in Nuova Caledonia, a Vanuatu, in Australia e a La Rèunion (Oceano indiano). I suoi ambiti di ricerca principali sono l’antropologia politica, l’antropologia del corpo e l’antropologia del patrimonio. Collabora con La lettura del Corriere della Sera ed è autore di: La palma del potere (Il Segnalibro, 2000); Isole nella corrente (La ricerca folklorica, Grafo, 2007); Resti di umanità. Vita sociale del corpo dopo la morte (2003); Oceania. Isole di creatività culturale (2010), La bussola dell’antropologo (2015) per Editori Laterza.