La ricerca  |  gennaio 22, 2017

I tanti “grazie” dalle zone terremotate alla Montagna Pistoiese

Le prime considerazioni dello scrittore Federico Pagliai all'indomani del viaggio lampo ad Accumoli e dintorni. Il presidente di LetterAppenninica sul suo profilo facebook: "Tanti ringraziamenti, quasi imbarazzati, da uomini e donne di crinale, avvezzi a cavarsela da soli". Poi una riflessione critica "sui lenti ingranaggi della politica in senso lato". Quindi l'invito finale alla nostra Montagna "bipolare (o dorme o si esalta)", a non fermarsi: "Non facciamo sì che su questo terreno bello e fertile ricada la neve e il gelo dell'indifferenza"

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La sindaca di Posta, Serenella Clarice, parla con uno dei protagonisti del viaggio dalla Montagna Pistoiese

MONTAGNA PISTOIESE – E’ stato tutto molto breve ma molto intenso. Il viaggio di solidarietà organizzato sulla Montagna Pistoiese dall’associazione culturale “LetterAppenninica” si è tradotto nella consegna di un “dono” di 140 quintali di sale da spargere nelle strade delle località terremotate, l’incontro con alcuni sindaci e la gente del posto, quindi la ripartenza verso casa. Nel pomeriggio di ieri, sabato 21 gennaio, il gruppo partito nella nottata di venerdì scorso aveva già fatto rientro. A caldo il suo principale animatore, Federico Pagliai (autore anche delle immagini che accompagnano questo servizio) che di LettrAppenninica è presidente, ha lasciato al suo profilo facebook alcune valutazioni a caldo. “Per il resto – ha spiegato alla “Voce della Montagna” – faremo altre considerazioni nei prossimi giorni”.

Dal viaggio fatto “ad Amatrice e dintorni”, scrive Pagliai, anzitutto i “tanti grazie” che vengono da “uomini e donne di crinale, persone avvezze a cavarsela da sole. Non stavolta, però. Troppe e ripetute le bastonate prese. E allora quasi con imbarazzo, stupore e rossore hanno detto grazie alla montagna pistoiese e a questa Letterappenninica”. Dopo la premessa una considerazione più critica. “Non voglio scendere in polemica ma il fatto che Letterappenninica, (che è un’associazione culturale) sia riuscita ad incanalare il popolare e spontaneo bisogno di esserci e di dare” e “quindi a fornire aiuti rapidissimi, diretti, appropriati, precisi, mirati, consegnati a destinazione senza intermediari, è un qualcosa di grande valore ma anche motivo di riflessione sui lenti ingranaggi della politica in senso lato e di una certa diffidenza della gente verso altre strutture”. Poi una riflessione sulla nostra di realtà. Scrive ancora Pagliai: “Sapete che penso? Che la montagna pistoiese (e non) sia bipolare: o dorme o si esalta”. Quindi un’esortazione: “Ora, però, aspettiamo a riappisolarci. Non facciamo sì che su questo terreno bello e fertile ricada la neve e il gelo dell’indifferenza che spesso ci affligge oltre misura e con parziale giusta causa”.

LE IMMAGINI DI SABATO 21

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Da sin (in mezzo) il sindaco di Amatrice, Sergio Pierozzi. A des la sindaca di Posta, Serenella Clarice

 

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La neve sulle macerie

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Mezzi intrappolati nella neve

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Il riposo di un cane in mezzo alla neve, le operazioni di scarico del sale giunto dalla Montagna Pistoiese 

 

Gli articoli dei giorni scorsi

Dalla Montagna Pistoiese sui luoghi del terremoto. L’incontro col sindaco di Amatrice: “Portateci alberi, fioriere e piante”

La Montagna Pistoiese si mobilita. Due camion pieni di sale verso le zone terremotate


Paolo Vannini

Laurea in scienze politiche, giornalista professionista dal 1998, ha lavorato nei quotidiani La Nazione e Il Giornale della Toscana (edizione toscana de Il Giornale), è stato responsabile dell'Ufficio comunicazione del Comune di Firenze, caporedattore dell'agenzia di stampa Toscana daily news, cofondatore e vice direttore del settimanale di informazione locale Metropoli. Ha lavorato presso l'Ufficio stampa di Confindustria Toscana, ha collaborato e collabora per diverse testate giornalistiche cartacee e on line - fra queste il Sole 24 ore centronord, Il Corriere Fiorentino (edizione toscana del Corriere della Sera), Radio Radicale - si occupa di uffici stampa e ghost writing.