MONTAGNA PISTOIESE – Con due incontri pubblici nell’arco di due giorni, nel pomeriggio di ieri, domenica 18 a San Marcello (sala Baccarini) e oggi, lunedì 19, a Cutigliano (Palazzo dei Capitani), Federico Pagliai e gli altri promotori, Danilo Strufaldi, Gianluca Gavazzi e Daniele Pacelli hanno dato conto dei risultati del sondaggio sulle modalità di raccolta dei funghi (e non solo). Sono state due occasioni per spiegare la vasta mole di dati raccolti, rimessa insieme in 14 slide per residenti e altrettante per non residenti, oltre ad una serie di indicazioni emerse dalle espressioni libere dei partecipanti al sondaggio. Alla fine sono stati be 511 le schede consegnate, un numero sicuramente consistente se si considera che i promotori hanno fatto tutto da soli e che la raccolta dei funghi, seppur argomento di interesse per molti, non coinvolge la maggioranza della popolazione. Tante le risposte ai questionari, spesso anche appassionate, la stessa passione emersa nei dibattiti che hanno seguito l’esposizione dei dati. Una conferma che la Montagna è attraversata da un fermento che non si registrava ormai da diverso tempo. Molti incontri negli ultimi tempi, soprattutto nelle ultime settimane, ne sono la conferma: il dibattito organizzato lo scorso 18 novembre dal Lions club, quello del 26 dalla nostra testata, “La Voce della Montagna”, la presentazione pubblica del progetto Social Valley alla Dynamo camp di sabato scorso ma anche anche altri eventi, solo apparentemente “minori”. Nella due giorni dedicata ai funghi è risuonata, ancora una volta in modo assai chiaro, la voglia dei cittadini di essere partecipi e protagonisti e l’invito a non fermarsi ai primi risultati.
Federico Pagliai, il principale animatore del “sondaggio”
I principali dati del sondaggio
Tutti i dati del sondaggio potete leggerli qui sotto, basta cliccare sui grafici per ingrandire le “torte” e capire le varie risposte. I motivi principali del calo di produzione dei funghi sono indicati nel numero troppo alto di raccoglitori, nella trascuratezza dei boschi e nella poca educazione ambientale. In genere la normativa è conosciuta bene o abbastanza bene, per migliorarla l’indicazione principale è quella di più controlli e sanzioni. Da parte di una consistente maggioranza ci si dice disponibili a pagare di più i permessi per la raccolta, a patto che il reinvestimento dei proventi avvenga in montagna. Ancora, il personale adibito ai controlli è ritenuto del tutto insufficiente, c’è una certa diffidenza verso la possibilità di costituire appositi consorzi, ma allo stesso tempo, soprattutto fra chi vive in montagna, la voglia di saperne di più.
Poche differenze fra residenti e non
Complessivamente c’è una sostanziale omogeneità nelle risposte fra residenti e non. Le differenze più marcate emergono su due elementi. I permessi per la raccolta: fra i non residenti il 31% la ritiene adeguata, solo il 9% fra gli abitanti della montagna, che in grande maggioranza (il 40%) chiedono una differenziazione fra residenti e non. E sull’ipotesi dell’oasi naturalistica lanciata da Fondazione Dynamo: in entrambi i casi sono pochi i favorevoli a prescindere ma mentre la percentuale dei contrari fra i residenti è di circa la metà del campione, per non i residenti è solo di un quarto. Molto alta fra i residenti la percentuale di chi vorrebbe saperne di più (40%), nettamente maggioritaria fra i non residenti (quasi il 60%).
LE “TORTE” CON TUTTI I RISULTATI
RESIDENTI RESIDENTI NON RESIDENTI
LE PROPOSTE EMERSE DAL SONDAGGIO
Maggiori controlli 20
Esigenza di un ente consortile 20
Ricadute monetarie sul territorio dovute ad aumento tesserini 17
Educazione scolastica ed ambientale in genere 17
Aumento tesserini giornalieri per non residenti 15
Occupazione lavorativa per disoccupati ed extracomunitari 12
Restrizioni dei giorni di raccolta 11
Riconoscimento marchio D.O.P 8
Rispetto usi civici 8
Affiancamento giovani studenti e non a personale professionale di controllo 8
Tessera di raccolta ( uso quella per i cacciatori) 7
Esimersi dalla visualizzazione e pubblicità del raccolto sui social 7
Cartellonistica informativa nel territorio boschivo 6
Aumento importante del costo dei tesserini stagionali 6
Rilascio di tesserini numerati per regolamentare l’ afflusso di raccoglitori 5
Istituzione di un vero e proprio Parco gestito da residenti 4
Possibilità di avere un punto di riferimento locale per la vendita dei funghi 4
Corsi di micologia e docenze CAI 4
Corsi con rilascio di “patentino” di raccoglitori 3
Agevolazioni per acquisto e manutenzione castagneti 3
Altro…….
CRITICHE, POLEMICHE, INVETTIVE
Dubbi e pregiudizi sull’ ipotesi avanzata dalla Dynamo Camp 13
Critiche ai politici locali 9
Mancato rispetto delle proprietà private 8
Rilascio di rifiuti non biodegradabili nei boschi 8
Critiche nei confronti di chi accede ai boschi con motocross e jeep 8
Critiche nei confronti di chi supera le sbarre del demanio o privati 7
Critiche p*8*/er come vengono lasciati i boschi dopo opere di taglio 6
Perplessità che il turismo dei fungaioli abbia una ricaduta economica in loco 5
Critiche per la gestione e controlli sulla raccolta mirtilli 5
Altro….
ESEMPI VIRTUOSI DI ALTRE REALTA’ MONTANE COSTITUITESI IN CONSORZI
Alto Modenese 13
Fosciandora (LU) 8
Casentino (AR) 7
Boveglio- Colognora- Villa Basilica(LU) 6
Zona del Taro ( PR) 6
Sillano ( LU) 6
Zona della Controneria (LU) 6
Monti di Villa- Bagni di Lucca (LU) 4
Trentino Alto di Adige 3
Casoli di Casabasciana (LU) 2
Alto Savonese 2
Zuclo (TN) 2