Il dibattito continua, e non possiamo che esserne felici. In questi giorni sono stati diversi gli interventi di semplici lettori, di enti e associazioni, tutti in qualche modo legati alla necessità di tutelare e valorizzare la nostra Montagna: per preservarne le sue caratteristiche e per evidenziarne le potenzialità. Ecco una nuova lettera, stavolta incentrata sul turismo “povero” e “verde” (a seguito di un precedente scritto sul tema), sugli immobili in stato di abbandono nelle aree boschive, sull’idea di parco e oasi.
“Vorrei esprimere il mio parere sull’intervento La Montagna può attrarre un turismo “verde” e “povero” di Luigi Baccolini – Agesci (Zona di Pistoia), Comitato “La Spianessa”. Questa è un’ottima osservazione. Come mai le proprietà immobiliari poste nel demanio devono andare in rovina? Come citato da Baccolini, c’è la casa di Pian dei Termini, la Casetta delle Guardie e altre strutture similari sparse nei boschi demaniali! Tutte strutture che ospiterebbero alla grande il turismo “verde e povero”. Addirittura la casa di Pian dei Termini, quella che cita Baccolini, potrebbe essere ristrutturata e usata come centro recupero fauna, ostello, agriturismo (anche perché sul versante che va da Orsigna a Lago Scaffaiolo non c’è una struttura ricettiva per i turisti che vogliono fare escursioni, trekking e altro). Come mai non si riescono a fare queste cose utili per il rilancio del turismo? Eppure la gente che incontro nelle mie giornaliere camminate in queste zone lo chiede.
Partiamo da piccole cose. Utili! Non andiamo a cercare oasi, come vorrebbe il Signor Manes. Se devono essere oasi come la Dinamo che senso ha? Smentitemi se dico il falso. Io non posso andare a fare le mie escursioni nelle montagne della Dinamo. E’ questo che si vuole per incentivare il turismo? Deve forse pagare un dazio chi vuole girovagare per le nostre montagne? Che venga l’idea del parco gestito da persone competenti ma libero e aperto a tutti (p.s. le persone competenti ci sarebbero; il problema è che non hanno personale e mezzi per potere attuare le regole che già esistono). Grazie”
Massimo Danesi