LAGO SCAFFAIOLO (FANANO)- “E’ vero quello che scrive sul vostro sito Federico Pagliai, un incendio così, di queste proporzioni e per il modo in cui si è sviluppato, non ce lo ricordiamo. Tre anni fa ce ne fu uno simile, ma a luglio, e rimase assai più basso”. Mirco Mori, uno dei gestori del Rifugio “Duca degli Abruzzi” al Lago Scaffaiolo, conferma che quello sviluppatosi venerdì notte e sabato mattina sulla Montagna Pistoiese e, in parte, anche sul versante emiliano (dove si trova la struttura), è stato un incendio del tutto eccezionale. Considerata la sua vastità, il modo in cui si è propagato, il periodo (in pieno inverno). Nel suo racconto non mancano altri particolari interessanti. “L’incendio si è sviluppato poco dopo la chiusura del rifugio, in una notte di luna piena, con un bagliore che rendeva superfluo l’uso di luci elettriche”, spiega Mori. Ideale, insomma chi voleva muoversi senza essere notato.
Le prime fiamme
Proprio dal rifugio sono state viste le prime fiamme. “Un mio socio si è accorto di cosa stava accadendo, verso mezzanotte, ha raggiunto il crinale del Cupolino e dalle 1 di notte fino alle 4,30 circa in due sono rimasti in zona a controllare, utilizzando anche delle coperte per tenere a bada il fuoco. Che comunque non ha seriamente minacciato il rifugio”. Nelle ore successive l’opera di spegnimento dei Vigili del fuoco ha riportato la situazione sotto controllo. “Le fiamme hanno colpito tutto il crinale dalla Calanca alle Cornacce e per fortuna si sono fermate in prossimità del bosco. Hanno bruciato il paleo ma il vero danno lo hanno subito le distese di mirtilli – spiega ancora Mori -. Aspettiamo domani le Guardie forestali che dovrebbe fare gli accertamenti per capire come sia scoppiato l’incendio. Certo, sul fatto che sia stato di natura dolosa sembrano esserci pochi dubbi”.
Fra la Doganaccia e Lizzano un incendio devastante. “Mai visto uno di queste dimensioni”