MONTAGNA PISTOIESE – “Attività assistite con animali”. E’ con questa definizione che la Società della salute ha deliberato un progetto per bambini e ragazzi con disabilità psichica che si svolgerà sulla Montagna pistoiese, nei prossimi tre anni, con un finanziamento di 5000 euro all’anno. Sono previsti interventi “educativo-ricreativi e di supporto psico-relazionale” grazie ad uno specifico lavoro che esperti della materia effettueranno con quella che comunemente si definisce (prendendo a prestito un termine anglosassone) “pet therapy”. Le attività saranno rivolte ai bambini seguiti dai servizi specialistici della U.F. Salute mentale infanzia e adolescenza (Smia) della Azienda Usl Toscana Centro, Distretto pistoiese, la quale individuerà le persone da includere nel percorso. Adesso, come si legge nella delibera, il direttore della Sds espleterà le “procedure di selezione per l’affidamento della gestione del progetto a soggetto esterno della Montagna pistoiese”.
La Montagna cornice ideale
A spingere che questo progetto si svolgesse sul territorio montano è stato soprattutto il sindaco di San Marcello, Silvia Cormio, attualmente vice presidente della Sds: “Quello che verrà ritenuto il miglior progetto fra quelli che saranno presentanti, si aggiudicherà il finanziamento – spiega Cormio, che aggiunge -: non c’è miglior cornice di questo territorio per un’iniziativa del genere. Chi vincerà questo bando potrà poi scegliere in quale contesto realizzare il progetto stesso”.
Funzionamento e finalità del progetto
La “Pet therapy” agevola una forma di comunicazione più immediata rispetto al linguaggio verbale. “L’animale, infatti – spiega la delibera della Sds -, è in grado di interagire senza variazioni nella comunicazione”. Il rapporto che si instaura fra animale e bambino “è una forte spinta motivazionale alla relazione” e serve anche a far imparare ai ragazzi che frequenteranno i corsi cose concrete relative alla cura e al nutrimento dell’animale. Tutto ciò ha la finalità di consentire al bambino “di porre maggior attenzione al mondo che lo circonda e alle persone, di sviluppare una maggiore capacità di aderire all’ambiente, di migliorare la qualità della relazione con l’altro, di educarsi all’ascolto, all’attenzione, all’aiuto reciproco”.
I corsi saranno organizzati con continuità in modo da garantire la partecipazione in modo regolare, durante tutto l’anno, alle iniziative. Il responsabile del progetto dovrà lavorare in collaborazione con i tecnici dell’area sociosanitaria.