PIAN DEI TERMINI (SAN MARCELLO) – Un asteroide transitato tra la Luna e la Terra è stato osservato dal Gruppo Astrofili della Montagna Pistoiese, poche ore prima dell’alba, lunedì 11 luglio. E’ nell’ambito dell’attività della divulgazione delle scienze astronomiche e della ricerca dei corpi minori del Sistema Solare (asteroidi e comete), utilizzando il telescopio da 60 centimetri dell’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese, che due astrofili del Gamp, hanno potuto vedere questo “passaggio”.
L’avvicinamento alla terra dell’asteroide
Alle 14 dell’11 luglio l’asteroide, con un diametro stimato tra i 4 e i 9 metri, si è avvicinato a soli 250.000 km dalla Terra. L’asteroide denominato 2016 NK22 è stato scoperto dall’osservatorio Mt. Lemmon Survey (USA) la notte del 9 luglio e confermato dal telescopio dell’università ungherese di Szegez, così come annunciato dal Minor Planet Center nella circolare n° 2016-N66 del 10 luglio.
L’osservazione degli atrofili del Gamp
Dall’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese, gli astrofili Paolo Bacci e Martina Maestripieri utilizzando le effemeridi elaborate dal Neodys di Navacchio (Pisa), sono riusciti ad individuare, osservare e misurare l’asteroide 2016 NK22. Il Neodys è uno dei due centri di calcolo al mondo che determina l’orbita degli asteroidi pericolosi ed è gestito dal professor Andrea Milani Comparetti del Dipartimento di Matematica e di Fisica dell’Università di Pisa e dall’astronomo Fabrizio Bernardi, amministratore della Spacedys di Navacchio.
Nelle immagini ottenute dall’Osservatorio, l’asteroide è stato immortalato poche ore prima del suo massimo avvicinamento alla Terra, quando si trovava a circa 374.000 km, ovvero poco dopo aver oltrepassato l’orbita della Luna (384.000 km). L’asteroide definito “Virtual Impactor” (impattatore virtuale) dal servizio “Senrty” della Nasa Jpl, aveva una luminosità di 18 magnitudine, con un moto apparente estremamente veloce e pertanto molto difficile da individuare.
Il commento all’osservazione
“Le misure ottenute sono state inviate al Minor Planet Center e all’astronomo Fabrizio Bernardi, il quale ha effettuato il controllo delle nostre misure che sono risultate essere sufficientemente precise – spiegano Paolo Bacci e Martina Maestripieri -. Il passaggio radente del piccolo asteroide è stato documentato solo da due osservatori professionali e dagli astrofili del Gamp”.