Politiche sulla Montagna: caro assessore anche la Regione ha le sue responsabilità

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Lettera aperta della "Voce" a Marco Remaschi, dopo l'intervento del responsabile dell'agricoltura a un convegno dedicato alla montagna. Fa piacere ci si accorga dei nostri problemi ma il degrado e l'abbandono vanno avanti da mezzo secolo. Le voci raccolte sul territorio lamentano la mancanza di una "regia". Governo e Parlamento Europeo hanno sicuramente molte colpe ma non sempre la Regione Toscana ha governato con avvedutezza i problemi delle zone marginali. La Montagna non è solo neve e il bosco non solo sfruttamento delle biomasse. Serve un approccio nuovo e meno burocratico

L'origine dei “cenci”, dolci fatti con gli scarti di pasta

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Diverse le interpretazioni sul nome di questo prodotto tipico del periodo di Carnevale. Dal latino “cincius” ma anche il senso antico di cencio come “uomo dappoco”, quindi cosa vile. Nei territori a influenza bolognese si usano i termini “frappe”, “sfrappe” o “sfrappole” e l'origine è quella francese di “frape”, ovvero frangia


Quelle “sinergie” positive che servirebbero alla nostra montagna

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Oggi si sconta la mancanza di una vera “filosofia” dell'ambiente anche se vi sono molti esempi di di interazione positiva tra uomo e natura. Non mancano gli esempi, anche vicino a noi, come il Padule di Fucecchio o il Parco della Querciola a Quarrata. Dobbiamo ripartire da qui: ambientalisti, cacciatori, boscaioli, imprenditori, proprietari di boschi e terreni devono pensare ad una vera “sinergia”. Alle istituzioni il compito di coordinarla

Quando la mora è nera, un fuso per sera

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Un proverbio molto legato alla vita reale. A settembre, infatti, le giornate iniziano ad accorciare e in passato ci si poteva dedicare di più alle attività domestiche. Da qui il legame fra il frutto di bosco, che matura in quel periodo, e la filatura della lana