PIAN DEGLI ONTANO (ABETONE CUTIGLIANO) – “Un ospedale in cammino: dal Ceppo al San Jacopo” è il titolo del bel volume curato da Andrea Nannini e Luca Bertinotti che il Centro Studi Beatrice di Pian degli Ontani ha presentato nella piccola biblioteca del paese alcuni giorni fa. Il libro vuole ricordare lo spostamento delle attività sanitarie dal vecchio Spedale nel cuore della città di Pistoia al nuovo nosocomio nell’area dell’ex campo di volo attraverso una corposa raccolta fotografica che accompagna le riflessioni di personaggi autorevoli in campo tecnico, amministrativo, religioso, storico, artistico e sanitario. A dieci anni di distanza, il racconto dell’operazione “Escape”, che la notte del 20 luglio 2013, con l’ausilio di decine di volontari delle Pubbliche Assistenze, ha permesso il trasferimento dei degenti da un ospedale all’ altro, ha dato lo stimolo per interessanti considerazioni su quello che è stato a tutti gli effetti un evento storico per la città di Pistoia. Al Centro Studi Beatrice ne hanno parlato uno degli autori, Andrea Nannini, e Lorenzo Cipriani, storico dell’arte ed autore del capitolo riguardante l’aspetto artistico dello Spedale del Ceppo.
Nannini ha spiegato come l’Associazione Novecento ha sentito l’esigenza di celebrare il decennale del trasferimento con un volume che vuole essere la cronaca puntuale e precisa di un fatto ma soprattutto il punto di partenza per una riflessione sul cambiamento del concetto di “aver cura” e “curare” attraverso i secoli e sulle opportunità legate all’ utilizzo del vecchio Spedale, non solo come plesso sanitario ma anche come scrigno di memorie.
Lorenzo Cipriani, da storico dell’arte appassionato e appassionante, ha tenuto quasi una lectio magistralis sulla storia del Ceppo e del suo Fregio Robbiano, così importante a livello artistico da essere riprodotto ed esposto, con l’intento didattico ottocentesco, nei più importanti musei europei, dal Puskin di Mosca al Victoria and Albert Museum di Londra. Ne è scaturito un viaggio all’indietro nel tempo, dalle origini leggendarie della costruzione dello Spedale nel luogo in cui si trovava un ceppo fiorito in pieno inverno, passando per le storia dello spedalingo fiorentino Leonardo Bonafede che impose a Pistoia lo stile rinascimentale dello Spedale degli Innocenti, il tutto arricchito da innumerevoli aneddoti e precisazioni.
Il numeroso pubblico presente ha partecipato con entusiasmo. E’ stato spontaneo il collegamento con l’attuale situazione della sanità montana, depauperata dei suoi servizi proprio a partire dal 2013, l’anno di apertura del San Jacopo. La conclusione è stata il suggerimento provocatorio all’autore di scrivere un nuovo volume su questa coincidenza.
Le immagini della presentazione del libro
