PISTOIA – Che impresa per la Pistoia del basket. Batte l’Umana Reyer Venezia (85-77) con merito al termine di una partita bellissima, ha la meglio di una delle prime della classe (finora a punteggio pieno) e dà continuità alla vittoria esterna di Brindisi dopo le prime 4 battute d’arresto di inizio campionato. Lo fa con una gara di grande sostanza e intensità, con un gruppo che conferma la solidità già acquisita lo scorso anno – come ha rimarcato lo stesso coach Brienza nella conferenza stampa post match – ma certo con 3 giocatori che da soli hanno fatto tutta la differenza del mondo. Varnado (5 su 7 nel tiro da 3!), Moore e Willis hanno segnato complessivamente 59 degli 85 punti complessivi, rispettivamente 26, 18 e 15 (gli altri punti: Ogbeide 9, Hawkins 8, Wheatle 5, del Chiaro 4). Venezia ha invece faticato e non poco a trovare il canestro, come confermano i dati alti del solo Tessitori (21), davvero complicato per gli uomini di Brienza contenerlo sotto le plance, e di Tucker (17), l’unico con una buona media realizzativa dalla distanza (3 su 7 tentativi). E’ mancato all’appello soprattutto un tiratore sopraffino come il playmaker della nazionale Spissu, che di triple ne ha tentate 7 e realizzate solo una.
Pistoia si è travestita da…Venezia
Insomma ci aspettavamo una squadra ospite difficile da contenere, peraltro con la miglior difesa del campionato, con tanti “cecchini” del tiro alla distanza e invece ecco che i panni dei primi della classe li hanno vestiti i tre americani di Pistoia. I biancorossi hanno chiuso con 12/27 dal tiro da 3 contro i 6/35 dell’Umana (sul tiro da 2 percentuali invece più vicine 55,3 contro 52,3).
Tutti i dati statistici a questo link della Legabasket.
I biancorossi sono stati avanti 40 minuti su 40, hanno scavato un solco nella prima metà della gara fino a 14 punti, sono stati più volte quasi riacciuffati – Venezia è giunta in più circostanze a meno un punto – ma sono stati bravissimi a allungare ogni volta, fino al termine.
Una partita di forti emozioni anche fuori dal campo
Una partita che insomma si ricorderà per un bel po’, iniziata in un clima davvero particolare, con i tifosi veneziani a raccogliere gli applausi di tutto il palazzo per la solidarietà espressa alla Toscana vittima delle alluvioni e i tifosi della Baraonda completamente silenziosi per i primi 5 minuti “per chi è ancora a spalare e non qui a festeggiare”. Poi il match e l’abbraccio finale delle due tifoserie. In una giornata triste un grande spettacolo di sport.
LA FOTOGALLERY DI DANIELE BETTAZZI
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Il servizio fotografico è di Daniele Bettazzi