LE PIASTRE (PISTOIA) – In passato la Montagna pistoiese ha dato i natali a molti letterati illustri, alcuni più conosciuti e altri meno al grande pubblico, ma tutti dotati di quell’etica montanina che ha dettato loro alte virtù e che li ha indotti a non esser mai allineati al potere politico o a quello accademico.
Esempi illustri, solo per farne alcuni, sono stati Policarpo Petrocchi e Michele Barbi, vissuti a cavallo tra il 1800 e il 1900.
Proprio nell’ambito delle manifestazioni del “Parco letterario P.Petrocchi”, si è celebrata domenica 18 Settemebre la commemorazione di un altro di questi letterati montanini, il latinista Alfredo Bartoli (1872-1957), figlio del paese delle Piastre (Pistoia).
L’evento è stato preceduto da una camminata lungo l’antico tracciato che collega Castello di Cireglio a Le Piastre, dove si è svolta la commemorazione stessa.
Il ricordo del Bartoli poeta è stato condotto da Giovanni Capecchi, Presidente del Parco letterario P.Petrocchi, quello del Bartoli latinista , da Maurizio Ferrari, mentre Giovanni Fochi ha letto alcune liriche bartoliane in lingua italiana tratte dalla raccolta “Malinconie”.
Ma l’intervento più toccante è stato quello di Alfredo Bartoli, famoso pittore conosciuto come Alfredo Futuro, e nipote omonimo del famoso latinista, il quale ha ricordato la dirittura morale del nonno e la profonda umiltà che lo ha tenuto sempre ancorato alle sue radici piastresi.
Uomo di paese, dunque, che in estate tornava a casa e dava gratuitamente lezioni private ai ragazzi che ne avevano bisogno e si fermava spesso a giocare a carte al bar tra amici e conoscenti, proprio come uno di loro.
Questa giornata ha voluto sfatare il detto secondo cui “nessuno è profeta in patria” e per un giorno si è resa giustizia allo studioso infaticabile, al maestro virtuoso ed al paesano innamorato del suo piccolo borgo e delle sue radici.
La Proloco delle Piastre e l’Accademia della Bugia, che hanno dato un fondamentale apporto alla riuscita della manifestazione, hanno organizzato un incontro conviviale in Piazza della Chiesa, contribuendo a ricreare quel clima di festività paesana che è stato particolarmente gradito a tutti i partecipanti.