Giuseppe Corsini è il nuovo presidente del Distretto Rurale Forestale della Montagna Pistoiese. Corsini, imprenditore agricolo montanino che gestisce con la sua famiglia l’azienda agrituristica Le Roncacce, è presidente di Terranostra Pistoia, la rete degli agriturismi Coldiretti. “Siamo sicuri che Giuseppe Corsini saprà dare il giusto impulso alle attività del distretto forestale – ha commentato Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Pistoia -. Valorizzerà la sua esperienza in un’azienda multifunzionale come è il suo agriturismo, dove produce carne, formaggi, accoglie a 1300 metri turisti ed appassionati del buon cibo e delle passeggiate in altura”.
Cos’è il Distretto Rurale Forestale
Il Distretto Rurale Forestale della Montagna Pistoiese ricomprende il territorio boscato della Provincia di Pistoia con una superficie di 628,39 kmq, pari al 65% del totale provinciale, su 13 comuni. Soci del Distretto sono i comuni stessi, provincia, camera di commercio, associazioni di categoria, sindacati ed altre istituzioni locali.
Il commento e le linee guida della relazione di Corsini
“Sono felice di questo incarico – ha dichiarato Giuseppe Corsini, presidente del distretto -. Il ruolo del distretto è strategico per innescare un circuito virtuoso, che stimoli lo sviluppo sostenibile di tutta la montagna. Sono consapevole delle difficoltà che ci attendono, ma sono pronto a farmi carico degli impegni, sicuro della collaborazione di tutti i soggetti socio-economici del territorio”.
Nella sua relazione Giuseppe Corsini ha auspicato la necessità di un progetto unico che persegua obiettivi di sviluppo socio-economico e di valorizzazione delle risorse locali coerenti con la tutela dell’ambiente, del paesaggio, della tradizione storico-culturale.
Gli obiettivi principali del Distretto
A seguire alcuni obiettivi che guideranno le azioni del Distretto:
- incrementare l’attuale ammontare di CO2 fissata nella foresta al fine di disporre del nuovo surplus sul nuovo mercato dello sviluppo sostenibile;
- consolidamento della proprietà fondiaria, finalizzata ad una migliore gestione dei boschi;
- arricchimento della filiera verso l’edilizia sostenibile, come effettuato in Trentino e altre zone montane, garantirebbe una sicura crescita alla filiera boschiva locale;
- corso di laurea “Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano” avendo in loco lezioni teoriche e pratiche;
- banda larga e ultra-larga estensione capillare nei territori disagiati;
- uso del bosco in maniera differente all’utilizzo tradizionale: nutraceutica, cosmetica, attività della “silvoterapia”, della psicoterapia, della riabilitazione post-trauma, soluzioni che includono la possibilità di attività ricreative e ludiche compreso il turismo;
- valorizzazione del castagneto, necessario certificare la castagna della Montagna Pistoiese;
- valorizzazione Qualità e Tipicità Prodotti Agroalimentari (PAT) del territorio e valorizzazione dei funghi;
- limitare, attraverso opportuni interventi i danni provocati da fauna selvatica alle nuove piantumazioni.