Cammini, La Voce in Cammino  |  ottobre 7, 2021

Giovanni e il Cammino dei Campanari

Al via una nuova rubrica, “La Voce in Cammino", dedicata alle testimonianze dei pellegrini in viaggio. Si inizia con Giovanni Vecchi, il senso delle Campane ed il futuro. Attraverso la Via Francesca della Sambuca fino a raggiungere la Via Francigena a San Miniato e da lì arrivare a Roma. Un'esperienza durante la quale farsi delle domande, guardarsi dentro, ascoltarsi e darsi del tempo per sognare

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La Parola e il Cammino hanno parecchio in comune. Entrambi stimolano la riflessione, ci proiettano verso l‘incontro (con Sé e con l’Altro) e favoriscono la condivisione. Mossi da queste premesse, in occasione della mostra fotografica “Pistoia in Cammino”, abbiamo lanciato una nuova rubrica intitolata “La Voce in Cammino”. Siamo andati incontro ai pellegrini in viaggio per raccogliere le loro testimonianze, per comprenderne le motivazioni, per condividere le sensazioni. Cinque semplici domande per fare di queste pagine un luogo di incontro e condivisione.

 Giovanni Vecchi, Campanari Ferraresi

Il Cammino dei Campanari

Il senso delle Campane ed il futuro

Attraverso la Via Francesca della Sambuca fino a raggiungere la Via Francigena a San Miniato e da lì raggiungere Roma

– IL PRIMO PASSO –

Come e perchè è iniziato il cammino?

            “L’idea del Cammino dei Campanari è nata durante il Covid, nel 2020, quando il Cardinale Zuppi ci ha invitato a suonare le campane dimostrando un’apertura decisa. Abbiamo suonato le campane sia a Bologna che a Ferrara, ma non credo sia stato percepito l’importanza che questo invito aveva.  Da li è nata l’idea di mettermi per venti giorni a pensare, a pensare al futuro dei campanari, al loro ruolo ed a cosa significa suonare le campane… e cosa c’è meglio di un Cammino per pensare ?!? Anche perché il cammino ha in sé l’idea della direzione”.

– IN LUNGO ED IN LARGO –

Il Percorso – Dove e quando è iniziato il cammino? Quali i luoghi percorsi e da percorrere e l’ipotetica meta?

“La gestazione del Cammino dei Campanari è stata abbastanza lunga, doveva partire il 16 maggio insieme alla Madonna di San Luca con la grande processione di Bologna, infatti l’idea iniziale era quella che i campanari suonassero per la processione e dal Colle della Guardia il cammino doveva ripartire e andare a Roma; invece il Cammino dei Campanari è cominciato il 5 settembre 2021, data che dava la possibilità di essere a Montovolo l’8 settembre – giorno della natività della Vergine – e quindi di suonare su per la valle del Reno in una sorta di Triduo sonoro verso questa festa di Montovolo. La destinazione è Roma, però è una meta simbolica – una meta come un’altra – l’idea era quella di ‘mettersi in una direzione'”

– L’ALTRO E L’OLTRE –

Quali compagni di Viaggio e persone ha incontrato sul cammino? Quali sono gli aspetti che non erano stati presi in considerazione (positivi e negativi). Quali le azioni ed emozioni provate ?

“Questo cammino è partito insieme a “i miei campanari” da Bologna, pochi camminando, molti in auto ma c’è stata la gioia di essere seguiti e precorsi dal suono delle campane; quindi ho camminato nella valle del Reno suonando e sentendo suonare, dopodiché sono arrivato a Pistoia e ci sono state tutte le sorprese degli incontri fatti sul cammino nel territorio bolognese e pistoiese, che sono state estremamente gradevoli. Voi tutti della Via Francesca della Sambuca, Maurizio e Nicola dell’Associazione Amo la Montagna, Mauro del CAI di Porretta, Silvano dell’Associazione le Limentre al Mulino Chicon”.

 

    

  – IN DENTRO E NEL PROFONDO – 

Sentirsi in Cammino – Ci può raccontare l’aspetto intimistico del Cammino, il tempo dedicato a ritrovarsi ed ascoltarsi durante il viaggio, le sensazioni e il racconto dell’ascolto di se stesso?

“Da quando ho continuato il percorso da solo, il cammino è stato fatto di incontri casuali e soprattutto il rendersi conto che la “gente in cammino”,  cammina con delle cose in testa. Un aspetto interessante che ho scoperto lungo questa esperienza è che il camminare ed il pensare sono le uniche cose importanti. Scambiarsi opinioni fra camminatori è importante ma viene sempre dopo il camminare, queste conversazioni che si interrompono perché uno si deve allacciare una scarpa e poi forse verranno riprese… ma forse no… Non è il conversare – il decidere –  prima di tuto conta camminare! Comunque un’occasione per guardarsi dentro soprattutto per ascoltarsi e darsi del tempo per sognare”.

 

– IL PROSSIMO PASSO – 

Cosa verrà dopo il cammino, quali aspettative e proiezioni?

“Sinceramente non lo so, questo era il Cammino dei Campanari, alla fine i campanari non sono venuti, ho girato dei piccoli video che sono stati messi sulla pagina facebook dei Campanari Ferraresi , tutti li hanno visti, molti li hanno apprezzati, erano i pensieri a tema campane. Non succede niente dopo, succede che questa cosa è stata fatta e ci sono dei pensieri nuovi su cui ragionare”.

 

 


Maurizio Pini

Maurizio Pini nasce a Pistoia nel 1979. Negli anni 90 la passione della fotografia e della grafica si espande anche nel campo lavorativo. Fra reportage per eventi locali e nazionali, servizi fotografici di gioielleria e di opere d’arte, realizzazioni di grafica stampata/digitale/web, la sua carriera si accresce di sempre nuove esperienze da cui trarre nuovi insegnamenti e crescita personale. Nel suo lavoro la ricerca, lo studio e la pianificazione ricoprono una grande importanza ed il connubio con originalità e creatività sono la parte portante del suo operato. Gli ultimi lavori fotografici si stanno incentrando sul dialogo con la Natura e sono su www.mauriziopini.com e la Pagina Facebook  @mixinartofficial Maurizio Pini – MIXINART