Questo Appennino, troppo spesso dimenticato, maltrattato, snobbato, abbandonato, si conferma, ancora una volta, fiore all’occhiello nazionale per la gestione delle aree protette e la promozione del territorio. E’ di pochi giorni fa la notizia che il Parco Nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna ha ottenuto, dalla International Union for the Conservation of Nature, l’inserimento nella prestigiosa “Green list”.
La IUCN, con sede in Svizzera, è la più autorevole istituzione scientifica internazionale che si occupa di tutela della natura. La sua “lista verde” premia le migliori gestioni di aree protette rivolte al tema della conservazione a livello planetario. Entrare nella “Green List” non è cosa da poco. Basti pensare che, in tutto il mondo, solo 49 aree protette hanno ottenuto questo prestigioso riconoscimento. In Italia le aree che potevano fregiarsi di questo riconoscimento erano, fino a pochi giorni fa, solamente due: Gran Paradiso e l’ Arcipelago toscano. Ad esse ora si aggiunge il Parco nazionale Foreste casentinesi.
L’accesso a questo “club della Natura” è vincolato alla corrispondenza a tutti i requisiti di qualità richiesti dal Global standard della IUCN, sia per ciò che concerne la tutela degli ecosistemi che sotto il profilo della qualità gestionale. Importante per la valutazione finale è anche il livello di inserimento nel contesto socio-economico dei territori, nonché la capacità delle aree protette di essere funzionali allo sviluppo sostenibile e alla “transizione ecologica”.
Secondo Luca Santini, presidente del Parco nazionale, “la Green list rappresenta l’apogeo di un palmarès d’eccezione per il Parco nazionale, che già nel 2017 aveva visto il riconoscimento come patrimonio dell’Umanità UNESCO, il primo in Italia per il valore ecologico di un ambiente naturale”.
L’istruttoria per la candidatura, avviata alcuni anni orsono, ha richiesto un impegno eccezionale per raggiungere questo ambito risultato. Ma, prosegue Santini, “sapevamo di potercela fare e questo ha motivato uno sforzo straordinario. Ringrazio i dipendenti dell’Ente, le imprese, i sindaci, le associazioni e la cittadinanza per il grosso lavoro che ci ha uniti e ha reso possibile alla nostra area protetta di ufficializzare l’ottenimento del ‘Nobel’ della natura mondiale”
Alle dichiarazioni del presidente fanno eco le parole del direttore del Parco Alessandro Bottacci: “La certificazione IUCN, legata a cinquanta parametri gestionali e di qualità ambientale rigidissimi, conferma le valutazioni sulla governance e il livello di conservazione già testimoniati dal riconoscimento UNESCO e ha risvolti molto significativi per le politiche di sviluppo sostenibile in tutto il pianeta – conclude il direttore – le aree protette Green list sono un importante riferimento per il mantenimento di foreste evolute e ad altissima complessità: di valore ecologico, culturale ed estetico – e quindi economico nel senso più ampio – inestimabile”.