Pistoia, Ambiente  |  aprile 9, 2021

Lupo investito sulla provinciale 64. Si indaga anche sull’avvelenamento

L'animale trovato stamani sulla Collina dai Carabinieri della Stazione Forestale di Sambuca. Il canide selvaggio sarà consegnato al Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna per l'autopsia. Un investimento stradale la probabile causa del decesso ma potrebbe anche essere stato avvelenato. Le raccomandazioni agli automobilisti: "Fare attenzione alla fauna selvatica sulle strade, soprattutto in orari notturni e attenersi all’obbligo del soccorso"

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COLLINA (PISTOIA) – Un esemplare di lupo morto sul ciglio della strada provinciale 64, in località Collina, nel Comune di Pistoia, è stato rinvenuto stamani dai Carabinieri della Stazione Forestale di Sambuca.

LA CAUSA POSSIBILE DEL DECESSO

L’animale, probabilmente vittima di investimento stradale, sarà consegnato al Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna per gli esami autoptici per accertare la causa di morte. Non si esclude, infatti, che il canide selvatico possa essere stato precedentemente vittima di avvelenamento e che, a causa degli effetti della sostanza tossica, abbia perso quella lucidità minima che gli avrebbe permesso di evitare l’incidente.

L’importanza del lupo nell’ecosistema

Non sarebbe purtroppo la prima volta che l’investimento su strada è solo la conseguenza di atti di bracconaggio vero e proprio. “Atti scellerati che dimostrano quanto poco sia compresa l’importanza del lupo nell’ecosistema”, spiega una nota del nucleo Forestale dei Carabinieri. Il lupo, infatti, continua la nota, “oltre ad avere una organizzazione sociale altamente strutturata e con un sistema di interazione e comunicazione raramente riscontrabile nel regno animale, svolge al meglio il suo ruolo di selettore naturale, controllando la dimensione delle popolazioni delle sue prede ed eliminando le carcasse degli animali morti per cause naturali. Senza di tale selezione, infatti, gli erbivori prospererebbero e le foreste non avrebbero modo di svilupparsi appieno, poiché molto spesso le sue prede sono ungulati brucatori, ad esempio il capriolo ma in parte anche il cervo, oppure onnivori opportunisti quali il cinghiale”.

Attenzione alla fauna selvatica

Un invito finale del nucleo Forestale è nei confronti degli automobilisti “non solo di fare attenzione alla fauna selvatica sulle strade, soprattutto in orari notturni, ma anche di attenersi all’obbligo del soccorso previsto dall’art. 189, comma 9 bis del Codice della Strada nel caso in cui si rimanga coinvolti in sinistri stradali in cui sono vittime animali d’affezione, da reddito o, come nel caso del lupo, protetti dalla legge”.


La Redazione

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