Una Montagna di Parole  |  febbraio 1, 2021

Prima del chewing-gum c’erano le chicche

Le castagne secche erano le chicche di un tempo e sostituivano le caramelle nel caso in cui non fosse possibile comprarle. Ogni castagna si ammorbidiva lentamente in bocca rilasciando l'aroma delle selvi prima di essere masticata e si mandata giù. Poi la cingomma proveniente dall'America ha cambiato tutte le vecchie abitudini

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Non è tanto il tempo che condiziona le nostre vite, quanto la percezione di esso.

Un minuto può durare un’eternità, in certe situazione, mentre un giorno intero può volar via in un batter d’occhio, in altre.

Così non sono certo passati secoli da quando i ragazzini di montagna, la mia generazione compresa, uscivano di casa con una tascata di castagne secche e ogni tanto se ne mettevano in bocca una.

Erano le chicche e sostituivano le caramelle nel caso in cui non fosse possibile comprarle.

Ogni castagna secca si ammorbidiva lentamente in bocca rilasciando l’aroma noto delle selvi e dopo averla svoltolata a lungo con la lingua da una gota all’altra si masticava e si mandava giù. Così per tutta la giornata.

Poi dall’America è arrivato il chewing-gum (per tutti la cingomma) che ha fatto dimenticare le chicche.

Dopo averlo biasciato un po’, perde ogni sapore e in bocca resta un gusto artificiale, anonimo, estraneo al nostro essere più profondo.

Per di più è inquinante e fastidioso, quando lo lasciamo gettiamo a terra senza alcun rispetto per l’ambiente.

Ma allora si può definire “progresso” quel balzo in avanti che ci fa dimenticare completamente ciò che eravamo? Chicche comprese?


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)