La stagione dei funghi è ormai finita. E’ stata una corsa esasperata al porcino, che è ritenuto a torto il più prelibato della famiglia dei funghi.
Ma ce n’è uno rarissimo, assai più buono e assai più delicato ed è dotato di moltissime proprietà officinali. Ha una forma totalmente diversa rispetto al fungo comune: è un unico corpo frondoso ed ampio, come un prezioso ventaglio e questo suo aspetto strano ha ispirato tanti nomi popolari.
Scientificamente è denominato Polyporus frondosus, ma nella nostra montagna è conosciuto come Barbagino o Fungagnino, mentre in altre regioni italiane lo chiamano anche Grifo o Grifola, Leprina, Fungo imperiale, Fungo della regina, Cepparina e in tanti altri modi legati alla sua forma strana.
Ma nessuna definizione supera per suggestività il nome che in Giappone è attribuito a questo fungo. Nella Terra del Sol levante lo chiamano Maitake, che vuol dire “Fungo danzante”, forse perché sembra una ballerina con ampie vesti che ruota su se stessa a ritmo di danza.
Esso può arrivare ad altezze rispettabili, anche 80 centimetri, e può pesare fino a 15-20 chili, ma è più opportuno consumarlo da giovane, altrimenti le sue carni risultano dure e poco digeribili.
In realtà, come tanti altri funghi, è un parassita e la sua presenza sancisce sempre l’indebolimento e la morte del castagno, alla cui base cresce.