PISTOIA – Troppe volte saggisti e studiosi in genere affrontano un argomento senza trasporto e coinvolgimento interiore e scrivono pagine e pagine, pur ricche e documentate, ma sostanzialmente aride. Questo non è il caso di “Gente di Leonardo”, in cui Mario Bruschi da Valdibure ricostruisce con grande dovizia di particolari il piccolo mondo di Vinci e del Montalbano che ha dato i natali a Leonardo.
Una paziente opera di ricerca
Ma ciò che più colpisce di quest’ opera sono la sensibilità e l’amore per la materia e soprattutto la pazienza certosina spesa per ricercare tracce e notizie, anche apparentemente minuscole, che possano fare ulteriore luce su aspetti inediti della vita e delle opere del grande genio toscano e sui luoghi che lo hanno visto crescere e formarsi.
Già il titolo è particolarmente azzeccato ed introduce ad una ricerca che è frutto di anni e anni di pazienti studi archivistici e di un metodo di indagine in cui microstoria e macrostoria si intrecciano al fine di apportare al grande puzzle leonardesco tessere finora ignote.
Cosa si “incontra” nel libro
E allora, sfogliando queste pagine, incontriamo preti, beni della chiesa, luoghi “vinciani”, famiglie, alberi genealogici leonardeschi, illustri personaggi storici e semplici popolani, il tutto impreziosito da un ricco corredo di illustrazioni a colori, per lo più dedicate a documenti inediti , il cui “linguaggio è più eloquente di ogni racconto”.Di quest’opera sono state stampate solo 300 copie (tutte a carico finanziario dell’autore), ed essa si aggiunge ad altri scritti che il Bruschi ha dedicato a Leonardo da Vinci.
Due notizie sull’autore
Mario Bruschi è uno studioso pistoiese che ha dato alle stampe circa 150 lavori (dal 1974 ad oggi). Si è occupato della Pieve e della Valle della Bure, della Montagna pistoiese, di Scipione de Ricci, di Cristoforo Colombo e di Gerolamo Savonarola.
Negli ultimi 25 anni ha studiato soprattutto la figura di Leonardo da Vinci, di cui, in questo 2019, tutto il mondo sta celebrando il Mezzo Millennio dalla morte.
Tali lavori, frutto di minuziose ricerche d’archivio, sono stati presentati dal professor Carlo Pedretti, dell’Università della California di Los Angeles (USA), universalmente riconosciuto come la massima autorità internazionale per gli studi vinciani e col quale il Bruschi ha collaborato assiduamente.
Proprio a Carlo Pedretti l’autore ha dedicato “Gente di Leonardo”.