PISTOIA 67 – ROMA 81
(Parziali: 19-22; 35-41; 52-65)
PISTOIA – Gianluca Della Rosa 4, Terran Petteway 13, Lorenzo D’Ercole, Andrea Quarisa, Angus Brandt 18, Jean Salumu, Aristide Landi, Zabian Dowdell 13, Justin Johnson 17, Carl Wheatle 2
ROMA – Kevin Cusenza, Michael Moore 3, Amar Alibegovic 13, Roberto Rullo, Jerome Dyson 13, Tommaso Baldasso 10, Giovanni Pini 4, William Farley, Giovanni Spinosa, Davon Jefferson 16, William Buford 10, Tomas Kyzlink 12
Le statistiche complete
Anche i numeri parlano chiaro e fotografano una partita appannaggio di Roma, come è possibile vedere scorrendo la pagina del sito di Legabasket a questo link.
PISTOIA – Un grande inizio (10-0 il parziale dopo due minuti), un primo tempo tutto sommato accettabile, poi il buio. La seconda gara casalinga, la quarta complessiva dall’inzio del campionato, finisce ancora con una sconfitta per il Pistoia Basket, ma quel che colpisce è che si è trattato di una resa incondizionata. Se fino al ’20 la squadra di coach Carrea ha lasciato intravedere qualche passo avanti ed è stata più di sempre nel match, nella seconda si è visto davvero poco. Troppo poco per poter seriamente pensare di restare nella massima serie anche il prossimo campionato. Non c’è qualità sufficienti nei singoli, non c’è fisicità, non un punto di forza al quale aggrapparsi.
Poca qualità
Del resto lo stesso allenatore in sala stampa, a fine gara, dopo aver spiegato soprattutto con motivazioni psicologiche il crollo del terzo quarto, è stato piuttosto chiaro: a precisa domanda sulla qualità del roster ha di fatto risposto ricordando che a inizio campionato, prima ancora di vedere le squadre all’opera, Pistoia era il fanalino di coda nelle previsioni di tutti gli esperti della materia. Tradotto: se tutto lo pensavano (e forse lo pensano ancora di più oggi) vorrà dire qualcosa?
Non è solo questione di intensità
Hai voglia a chiamare l’impegno e l’intensità. Diciamolo sinceramente, a certi livelli serve ben altro. Certo, la curva del tifo più caldo ha tutte le sue ragioni a chiedere ai giocatori di tirar fuori gli attributi ma siamo sicuri che basterebbe? Per adesso si fatica da matti a difendere, idem ad andare a canestro, le soluzioni in attacco sono spesso affidate alla luna di Petteway, che non è sempre così luminosa.
Il pubblico sembra già aver capito che non è aria: il Palcarrara ieri aveva ampi spazi vuoti, cosa alla quale non eravamo abituati dai tempi dell’A2, e alla fine i giocatori sono usciti dal parquet subissati dai fischi, e anche questa è cosa insolita, ed è successa poche volte persino in un campionato sciagurato come quello dello scorso anno. E adesso ci aspettano due trasferte – Reggio Emilia e Bologna, sponda Fortitudo – che definire complicate pare un eufemismo. Rischiamo di ritrovarci fra due turni in una condizione di crisi totale. Speriamo accada qualcosa per invertire la tendenza, ma cosa?
La nostra diretta facebook
La partita Pistoia Roma è stata per noi anche il banco di prova di una diretta facebook https://www.facebook.com/lavocedellamontagnapistoiese/ a più riprese, non di cronaca ma di analisi e commento, in compagnia di Luca Cipriani, che per due anni ha curato con successo una rubrica dedicata al Pistoia Basket sulla nostra testata. Cinque collegamenti, all’inizio e alla fine della partita e allo scadere del primo e del terzo quarto, oltre alla pausa di metà gara. Cercheremo di capire se l’esperimento funziona.
Alla prossima
La fotogallery di Sara Bonelli
Le immagini del servizio sono di Sara Bonelli