SAN MARCELLO PIETGLIO – “Cari Cittadini, in queste settimane stiamo assistendo – e oggi ci sentiamo di rendere pubblico quanto a noi noto – a una spericolata manovra del governo sui fondi dovuti (per legge!), ai Comuni oggetto di fusione”. E’ con queste parole che inizia la lettera-denuncia del sindaco di San Marcello Piteglio, Luca Marmo. Oggetto del tagli, spiega il primo cittadino nella sua presa di posizione contro l’esecutivo, sono proprio quei fondi che i Comuni recentemente nati dalla fusione di più municipalità, avrebbero dovuto ricevere per legge. “In sostanza il fondo governativo che alimenta i contributi quest’anno non è stato adeguato, mancano oltre 20 milioni di euro a livello nazionale, una piccola cifra per il governo, cifre enormi per i territori che ne hanno diritto e per giunta tagliando fondi per l’anno in corso, su cui tutti gli enti hanno già deliberato il bilancio preventivo”.
Fin qui il ragionamento generale. Poi Marmo entra nello specifico: “A oggi il Comune di San Marcello Piteglio ha la garanzia di ottenere per l’anno 2019 853.000 Euro a fronte di 1.220.000 che ci spettano. Stiamo rischiando di vederci tagliati quasi 400.000 euro che alimentavano lavori, manutenzioni, sostegno sociale”. Una cifra certo non irrilevante per un territorio di circa 8000 abitanti. Per questo alcuni Comuni si stanno già organizzando per far cambiare opinione all’esecutivo. “Stiamo lavorando con Anci per fare tutte le pressioni necessarie sul Parlamento e sul Governo – spiega infatti il sindaco – per spingere affinché queste risorse vengano correttamente alimentate. Questa indignazione è importante che coinvolga tutti noi e che diventi forte”. Quindi la chiusa finale di Luca Marmo: “I territori e gli enti locali sono da troppi anni penalizzati e gli effetti si vedono (i tagli alla sanità, alla manutenzione delle strade sono le cose più evidenti che minano la tenuta sociale e economica delle nostre aree), questo ulteriore taglio è scorretto e ingiusto. Teniamo alta l’attenzione e l’impegno su questa battaglia giusta affinché il governo la risolva rapidamente”.