FIRENZE – Una mozione votata all’unanimità dalla Commissione regionale sulla sanità è la prima risposta concreta alle richieste specifiche della Montagna Pistoiese, e più in generale, delle aree interne e montane della Toscana. Il risultato concreto si chiama riconoscimento di “area disagiata”; da qui potranno aprirsi nuovi scenari per la questione del Pronto soccorso e del rafforzamento dei servizi nel presidio ospedaliero Pacini di San Marcello e, più in generale, di tutti i servizi sanitari sul territorio montano.
Il passaggio base della mozione
“Attivarsi con l’istituzione di un osservatorio ‘Sanità nelle aree interne e insulari’ per arrivare quanto prima ad una progettualità regionale specifica in tema di accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari nelle aree disagiate, da condividere con la Commissione consiliare competente; attivarsi per il riconoscimento di Area Particolarmente Disagiata ai sensi e con gli effetti del DM 2 aprile 2015 n.70, Allegato 1, punto 9.2.2 per la Montagna Pistoiese; a individuare come punto intermedio per arrivare al modello di cui al punto precedente, anche per la Montagna Pistoiese, gli indirizzi delineati nel Progetto pilota approvato dalla Conferenza unificata Stato-Regioni nel 2015, prevedendo, a tal fine, i necessari investimenti e la relativa tempistica per conformarsi a tali indirizzi”.
Sintesi fra più proposte
Sono questi gli impegni affidati alla giunta regionale dalla mozione in merito alle politiche regionali in materia socio-sanitaria per quanto concerne la popolazione residente nelle isole minori e nelle aree interne e montane della Toscana approvata all’unanimità ieri, martedì 21 Maggio, in Commissione Sanità. A quel voto si è giunti dopo un lavoro di sintesi svolto tra le diverse proposte, ovvero quella dei consiglieri PD, primo firmatario il presidente Stefano Scaramelli, insieme ai colleghi eletti a Pistoia, Massimo Baldi e Marco Niccolai, di Andrea Quartini del Movimento Cinque Stelle e Luciana Bartolini della Lega Nord.
La prima reazione del sindaco Marmo
“Finalmente arriva la zona disagiata per l’ospedale di San Marcello – è stato il primo commento del sindaco di San Marcello Piteglio, Luca Marmo -. Un grande risultato della Consulta della salute, delle associazioni e della politica locale. Mi sento di dire che lo spirito unitario con cui abbiamo condotto la battaglia è stato fondamentale per il conseguimento di un risultato che non esiterei a definire storico. Questa la cosa più importante. L’interesse dei cittadini, fuori dalle appartenenze, ha avuto la meglio su tutto”.
Il commento di Baldi e Niccolai
«Riteniamo che sia stato importante condividere unitariamente alcuni punti che avranno ricadute sul futuro della sanità nelle zone montane ed in particolare per l’ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese – spiegano Massimo Baldi e Marco Niccolai–, E’ stata ribadita la validità della nostra impostazione: per arrivare nel medio termine al modello del 9.2.2 del Decreto Balduzzi il percorso passa dagli standard definiti dal Progetto Pilota approvato dalla Conferenza Stato Regioni il 30 luglio 2015. Siamo quindi soddisfatti che nel dibattito svoltosi in commissione Sanità anche i consiglieri d’opposizione abbiano riconosciuto nel dibattito che proposta formulata dalla giunta toscana per i Comuni della montagna pistoiese segna un forte punto di avanzamento.
Ricordiamo, infine, che nel dicembre 2018, la giunta regionale ha sottoscritto un protocollo di intesa con il Comune di San Marcello Piteglio che punta al recupero dell’ex complesso Santa Caterina, “polmone” essenziale e imprescindibile per la crescita ulteriore del Pacini nella direzione auspicata dalla mozione. Con l’approvazione di questa nostra mozione – concludono i due consiglieri regionali – si aggiunge un altro tassello al nostro impegno in favore della montagna pistoiese, lavoro che prosegue nel presente e nel futuro”.
Il commento di Bartolini
“A piccoli passi, speriamo non siano poi così minimali, verso l’obiettivo finale che è quello di regalare ai residenti della montagna pistoiese un Pronto Soccorso pienamente operativo – afferma Luciana Bartolini, consigliere regionale della Lega -. Abbiamo pungolato chi di dovere affinché le giuste richieste dei cittadini di San Marcello e zone limitrofe venissero accolte dalla maggioranza in Consiglio regionale che per troppo tempo è stata piuttosto latitante sulla delicata tematica. Ora, ci auguriamo – precisa l’esponente leghista – che quanto deciso nell’apposita Commissione si tramuti, con tempistiche ragionevoli, in fatti concreti e il tutto non rimanga solamente sulla carta. Quello che ci preoccupa sono, infatti, le spesso estenuanti trafile burocratico-politiche che intralciano il realizzarsi di progetti utili per la popolazione come, appunto, la presenza di un efficiente Pronto Soccorso. Insomma – conclude Luciana Bartolini – prima di esprimere completamente la nostra soddisfazione, attendiamo che dalle parole, anche se scritte su atti ufficiali, si arrivi effettivamente all’apertura di questo agognato punto di emergenza-urgenza”.