ORIORA PISTOIA 77
ALMA TRIESTE 90
Parziali (22-24; 36-40; 61-65)
PISTOIA: Bolpin 5, Mitchell 18, Della Rosa 3, Peak 19, Krubally 13, Auda 8, Di Pizzo ne, Martini ne, Crosariol 5, Del Chiaro ne, Mesicek 5, Odum 1. All. Ramagli
TRIESTE: Coronica ne, Peric 16, Fernandez 4, Wright 16, Strautins 5, Cavaliero 11, Da Ros 2, Sanders 7, Knox 11, Dragic 11, Mosley 7, Cittadini ne. All. Dalmasson
PISTOIA – Non era difficile preventivare che una squadra rifatta a due terzi di campionato con l’innesto di ben tre giocatori, Tony Mitchell, Jake Odum e Andrea Crosariol (un ritorno il suo), senza il tempo quasi di conoscersi, non andasse oltre alcue buone indicazioni ma anche l’ennesima sconfitta contro una squadra come Trieste. E, infatti, è andata così. Trieste ha espugnato Pistoia per 90 a 77 e i biancorossi stazionano ancora pericolosamente in fondo alla classifica, in compagnia della sola Reggio Emilia. Qualcosa si è visto e intravisto ma è troppo presto per capire se la svolta potrà davvero esserci. Elementi questi sui quali concordano i giudizi dei quotidiani cartacei e online.
Come hanno visto il match i colleghi giornalisti che seguono regolarmente le vicende della OriOra? “Diciamolo chiaramente: la speranza di battere Trieste era dettata più da un ritrovato entusiasmo da parte dei tifosi per la nuova veste della OriOra che da un reale senso logico e razionale – scrive senza tanti giri di parole Maurizio Innocenti sulla Nazione -. E infatti la partita è andata in questa direzione. Trieste è una signora squadra, bene allenata e lo ha dimostrato, Pistoia in questo momento è un cantiere aperto dove c’è tanto da fare. I biancorossi fino a che hanno avuto le forze sono stati in partita, quando la spia della benzina ha iniziato a segnare sul rosso, il match è svoltato”
Sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda Elisa Pacini sul Tirreno. “Squadra nuova, mali vecchi e nonostante la rivoluzione di mercato, la battaglia del campo la vince Trieste, con pieno merito. Tempo per togliere la ruggine di due mesi di inattività a Odum, per risintonizzare Crosariol sulla serie A ed inserire nei giri, quel Tony Mitchell che insieme a Peak ha dato entusiasmo all’onorevole rincorsa che fino al terzo quarto ha visto l’OriOra in gara. Già tempo, il peggior nemico di una squadra rifatta nelle sue fondamenta a due terzi di campionato”.
“Con questi equilibri e questa concretezza l’Alma può decisamente dire la sua nella lotta per i playoff, intanto incamera 2 punti che rafforzano le proprie chance, davanti ad una Oriora che dopo il restyling di mercato a tratti è sembrata più brillante in attacco – sottolinea Filippo Laico sulla Gazzetta dello Sport -. In difesa però c’è ancora molto da fare. Pistoia non festeggia davanti ai propri tifosi dal 6 gennaio, il fattore campo non è più un fattore”.
“La rivoluzione sul mercato, almeno per il momento, non basta. Eppure l’approccio dell’Oriora era stato ottimo, come non si vedeva da tempo al PalaCarrara. Ma il fuoco ha smesso troppo presto di ardere – scrive Francesco Bocchini su Pistoia Sport -. Peak e Mitchell infatti hanno predicato nel deserto, di fronte a un’Alma con cinque uomini in doppia cifra (Peric e Wright 16). Finisce 77-90 e con la curva ad applaudire i giocatori e a fischiare Alessandro Ramagli: i tifosi adesso non accettano più scuse”.
“Regge solo tre quarti la OriOra Pistoia che, dopo la lunga pausa di febbraio, ritrova la sconfitta sul campo di casa, contro la neopromossa Alma Trieste, per 77-90. Nonostante i nuovi innesti, la squadra biancorossa rivela ancora una volta tutte le sue lacune difensive e offensive”, è il giudizio di Andrea Cosimini sulla Gazzetta di Pistoia.
“Ai biancorossi non sono bastati i nuovi innesti e i 18 punti di Mitchell per raggiungere la vittoria contro Trieste. L’OriOra paga, specie nella seconda parte di gara, la mancanza di affiatamento e condizione – scrive Emiliano Nesti su Reportsport -. Come annunciato alla vigilia da coach Ramagli, ci sarà bisogno di tempo per amalgamarsi e crescere fisicamente, anche se stasera, fino a quando la squadra è rimasta lucida, ha fatto intravedere buoni presupposti”.
“Pistoia ha pagato la scarsa confidenza tra i nuovi arrivati ( Mitchell, Odum, Crosariol e volendo Mesicek ) e la vecchia guardia – anche secondo Alessanro Giuntoli su DailyBasket, che però sottolinea un elemento in particolare -. Pistoia, a dire il vero, ha sbagliato anche qualche conclusione di troppo, di quelle che definire elementari è limitarne la semplicità, e questo poco ci incastra con la mancanza di feeling nel roster. Errori che fanno male al morale e perché no, in una partita in quel momento equilibrata, anche al punteggio”.