PISTOIA – E’ stata inaugurata domenica 23 dicembre, nell’ex chiesa San Giovanni Battista, in Corso Gramsci, a Pistoia, la mostra “Ricordi dal Conservatorio”, promossa dalla Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista. La mostra sarà visitabile a ingresso gratuito tutti i giorni fino al 6 gennaio compreso, dalle 15,30 alle 19,30 (chiusura i giorni 25/12 e 31/12/2018).
Cartoline e foto d’epoca
Attraverso cartoline e foto d’epoca provenienti dalle collezioni Bresci, Donati, Innocenti e Nappini, la mostra ripercorre i luoghi del Conservatorio San. Giovanni Battista, antica istituzione pistoiese dedicata all’educazione femminile. Foto e cartoline, mostrate in originale, sono state anche ingrandite per permettere un’attenta lettura dei dettagli più curiosi.
Una mostra in quattro sezioni
Le sezioni in cui è divisa l’esposizione si articolano intorno a quattro temi fondamentali: l’esterno del Conservatorio, il giardino, i chiostri e i volti delle persone che hanno frequentato questi spazi. La prima sezione, “Fuori dal Conservatorio”, raccoglie una selezione di immagini, anche con particolari vedute, dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del Novecento in cui si possono osservare dettagli insoliti, come la piantumazione degli alberi di Corso Gramsci, l’apertura di via della Costituzione o l’insediamento dell’Ospedale Militare di Pistoia negli spazi del Conservatorio.
La seconda sezione, “Nel giardino”, si occupa del giardino di S. Giovanni Battista, oggi spazio pubblico, ma un tempo interno al Conservatorio. Emergono interessanti elementi della storia dell’istituzione, come la presenza di un giardino fröbeliano, pensata per l’educazione dei bambini secondo il metodo di Friedrich Fröbel.
La terza sezione, “Dentro ai chiostri”, è dedicata a due dei tre chiostri interni del Conservatorio, quelli di S. Giovanni Battista e di Santa Lucia, che vengono mostrati nel loro antico assetto, con piante ornamentali diverse dalle attuali e con le tracce della distrutta chiesa di S. Lucia.
La quarta e ultima sezione, “I volti”, è forse la più intensa dell’esposizione, poiché ritrae sia gli allievi del Conservatorio, spesso giovani fanciulle vestite con rigore, sia i bambini educati nel giardino fröbeliano intenti nelle loro attività quotidiane, dolcissima rappresentazione dell’infanzia tra fine Ottocento e inizio Novecento.
La chiave emozionale
La chiave di lettura della mostra è volutamente emozionale, perché fotografie e cartoline afferiscono alla sfera del ricordo che le persone ritratte o i mittenti hanno voluto lasciare di sé. Emerge un substrato di sentimenti, dai semplici saluti alle struggenti notizie dei soldati in guerra, che restituisce un’umanità profonda e una città di Pistoia molto diversa dall’attuale.
Un arricchimento dello spazio espositivo
L’esposizione va ad arricchire lo spazio della ex chiesa San Giovanni Battista, che già dallo scorso anno la Fondazione ha valorizzato attraverso il recupero dei frammenti dell’Adorazione dei pastori di Sebastiano Vini, la pala cinquecentesca che si trovava sull’altar maggiore quando la chiesa fu bombardata e distrutta il 18 gennaio 1944. I frammenti, recuperati subito dopo il bombardamento, furono spediti a Firenze nei depositi della Soprintendenza e li rimasero fino al 2011, quando lo storico dell’arte Alessandro Nesi li identificò come provenienti da San Giovanni Battista.
La volontà della Fondazione, in accordo con la Soprintendenza, ha consentito il restauro e l’esposizione all’interno della ex chiesa attraverso un suggestivo allestimento.