Uno sguardo oltre  |  agosto 14, 2018

Una grande campagna per recuperare le vecchie terme di Porretta

Oltre undicimila firme raccolte dal comitato locale, che ha inserito il progetto nell'iniziativa "I luoghi del cuore" del FAI, Fondo Ambientale Italiano. Al momento è al terzo posto della classifica provvisoria fra una cinquantina di altri siti in tutta Italia. La raccolta continua: come fare per votare on line a sostegno dell'ex stabilimento termale, oggi abbandonato. Ma con una lunga e affascinante storia alle spalle

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Alcuni esponenti del Comitato di fronte alle antiche terme di Porretta

PORRETTA TERME – L’estate nella montagna bolognese è famosa per i suoi ritmi lenti, per feste e sagre paesane, concerti, eventi culturali e attività all’aria aperta, lontano dall’afa delle città e nella cornice di un paesaggio incantevole. Ma c’è un’iniziativa che sta contagiando tutti: cittadini comuni, amministratori locali, politici e personaggi dello spettacolo che si trovano occasionalmente a trascorrere i mesi più caldi in Appennino. Per chi ancora non lo avesse capito, stiamo parlando della raccolta firme per la difesa dell’antico stabilimento termale di Porretta, promossa da un comitato locale, il Comitato SOS Terme Alte, all’interno dei circuiti del FAI (Fondo Ambientale Italiano). Con quasi 11.000 adesioni tra cartaceo e web, e il terzo posto nella classifica nazionale provvisoria, la campagna partita a primavera un po’ in sordina ha assunto le proporzioni di un vero e proprio tormentone estivo. I “fogli delle firme” sono ormai ovunque: ristoranti, alberghi, negozi, associazioni, tutti fanno a gara per accaparrarsi il privilegio di partecipare alla raccolta e poi esibire come un trofeo i fogli colmi di firme. Anche il successo delle campagne sul web sta dimostrando quante persone ci siano sparse per l’Italia che ancora ricordano con affetto e nostalgia le vecchie Terme di Porretta, meta indiscussa di un turismo legato alle cure dei loro parenti.

 

 

Dall’alto, in senso orario: esponenti del comitato davanti alle vecchie Terme, un articolo uscito nei giorni scorsi sul Carlino, la raccolta firme con la sottoscrizione del sindaco di Castel d’Aiano (Bologna), primo sostenitore dell’iniziativa, e il gruppo dei Nomadi, prima del concerto dell’8 agosto nella stessa località (cliccare sulle immagini per ingrandirle)

La storia degli stabilimenti termali

La storia degli antichi stabilimenti termali di Porretta, incastonati nei boschi più verdi dell’Appennino Bolognese, si perde nella leggenda. Sembra infatti che un bue abbandonato dal suo padrone perché ammalato, sia tornato a casa nel pieno del suo vigore dopo essersi abbeverato alle fonti di acqua termale. Straordinario esempio di Liberty italiano, le antiche terme porrettane custodiscono un vero e proprio gioiello artistico, la “Sala Bibita”, il cui soffitto simula una grotta naturale intarsiata di splendide maioliche policrome. Come testimoniano le foto dei primi del Novecento, la corte antistante il complesso termale non era solo un luogo dove perpetuare il rito millenario dell’accesso alle acque guaritrici, ma rappresentava anche un esclusivo punto d’incontro per gli ospiti più eleganti, che qui venivano per rilassarsi, stare insieme, perfino ballare sulle dolci note di una piccola orchestra.

 

 

Alcune immagini di oggi e di ieri dello stabilimento termale legati all’iniziativa “I luoghi del cuore” e il logo della campagna (cliccare sulle immagini per ingrandirle)

Come sostenere la campagna

Una volta conclusa la raccolta firme, il Comitato intende attirare l’attenzione degli investitori ed arrivare al restauro di questo tesoro artistico. Chissà che a forza di sentirne parlare, qualcuno non decida di muoversi davvero. Un po’ come è successo per la Rocchetta Mattei. Questo il link per votare https://www.fondoambiente.it/luoghi/antico-stabilimento-termale?ldc . Potete seguire l’iniziativa sulla pagina Facebook del Comitato SOS Terme Alte https://www.facebook.com/SosTermeAlte/


La Redazione

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