L’eredità longobarda
I Longobardi ci hanno lasciato eredità di vario genere, fra cui un bagaglio cospicuo di parole che sono rimaste impresse per secoli anche nel nostro parlare montanino. Nei libri di Storia di un cinquantennio fa, i Longobardi erano presentati come un popolo semibarbaro, venuto dal Nord Europa, che è disceso in Italia approfittando dell’implosione dell’Impero romano. Le cose, però, non sono andate proprio così e la storiografia più recente lo ha dimostrato.
L’impulso all’economia rurale
Quel popolo, stabilitosi nella nostra penisola tra la metà del VI e la metà dell’VIII secolo, dette in realtà un grande impulso all’economia rurale e anche qui da noi istituì centri agricolo-militari in aree collinari e montane, creando le basi per il popolamento di queste stesse aree, in contrapposizione alle città, ormai semi abbandonate.
L’influenza linguistica
L’importanza della dominazione longobarda nel nostro Appennino è stata, come si è detto sopra, anche linguistica; infatti molte parole che noi ancora usiamo sono di origine longobarda: alcuni dicono che siano 300, altri assai di più. Esse riguardano prevalentemente aspetti o oggetti della realtà quotidiana; ad esempio, fiasco,vanga, melma, salacca,bizza, bicchiere, federa,gruccia, grinza, bruschino, bricco e se ne potrebbero elencare molte altre. In qualche caso alcuni termini sono rimasti fortemente impressi nei dialetti locali di alcune nostre valli, come trogo, stracco, tanfo, uggia, ranno, sguincio, loffio, locco, gremo, rocchio, ranfio, sbrecca, breccino, chiocco, berlocca, rosta ecc.
I nomi di persona
Non fanno eccezione l’omomastica e la toponomastica. I nomi di persona di origine longobarda sono, tra gli altri, Guido, Aldo, Umberto, Ermelinda, Folco, Gismondo, Ermanno, Guerino,Gualtiero ecc.
I nomi dei luoghi
Tra i nomi di luoghi, poi, si può ricordare Le Panche (da “panka” = panca oppure banco di terreno terrazzato ad uso seminativo), La Lima (da “lima”=calce), Brandeglio (antico nome di Cireglio, da “branda” = fonte), ma anche, Bardalone, Lagacci, Vizzero, il nome del torrente Limentra e si potrebbe continuare a lungo.
Il “marchio” nel DNA
Da ultimo non è da sottovalutare il fatto che recenti studi genetici hanno dimostrato che il DNA dei toscani, e quindi anche il nostro, conserva un “marchio” preponderante di origine germanica, quindi anche longobarda. Allora , noi, siamo tutti “barbari”?