Piteglio, San Marcello, Cultura & Spettacoli  |  aprile 18, 2018

Nasce il Popiglio Django Festival, suggestioni swing in chiave contemporanea

La prima edizione, organizzata dal Comune di San Marcello Piteglio, dedicata al mitico chitarrista zingaro francese Reinhardt. Tre giorni di musica, e non solo, a Popiglio, Piteglio e Piano degli Ontani. Nel cartellone Gipsy Accident, Nico Gori e Jacopo Martini, il quartetto OttoMani. Con aperitivi musicali e jam session nel dopo festival. Il programma completo. La direzione artistica affidata a Maurizio Geri: “Niente di nostalgico. Daremo voce a nuove tendenze e nuovi talenti”

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POPIGLIO (SAN MARCELLO PITEGLIO) – Con tre giornate dedicate al mitico chitarrista zingaro francese Django Reinhardt, il Comune di San Marcello Piteglio lancia la prima edizione del POPIGLIO DJANGO FESTIVAL, un evento musicale ambientato nel cuore dell’Appennino Toscano. Da venerdi 27 a domenica 29 aprile, la Montagna Pistoiese e i suoi borghi storici, Popiglio, Piteglio e Piano degli Ontani, accolgono musicisti, stagisti, pubblico di appassionati e propongono una tre giorni di immersione nelle sonorità swing.

Diversi suoni e contenuti

La direzione artistica del Festival è affidata a un grande epigono della musica di Django, Maurizio Geri, uno dei primi chitarristi in Italia ad aver riproposto in chiave contemporanea le suggestioni dello swing. Le proposte artistiche scelte da Geri per questa prima edizione offrono un ventaglio variegato di suoni e contenuti: i concerti serali si tengono alle 21 al Teatro Mascagni di Popiglio: venerdi 27 spetta al Gipsy Accident aprire il festival, un trio torinese composto da giovani talenti della scena manouche italiana; sabato 28 i virtuosismi chitarristici di Jacopo Martini dialogano con l’orchestra swing di Nico Gori, miglior clarinettista italiano per la rivista musica jazz di quest’anno; l’orchestra, composta da undici elementi, offre un repertorio che spazia dai classici dello swing alla canzone, con uno speciale tributo alla figura di Django Reinhardt; infine domenica 29 è la volta del quartetto Ottomani, guidato dal chitarrista turco-olandese Tolga During che propone un repertorio originale ispirato al medio oriente.

Aperitivo musicale e dopofestival

In tutti e tre i giorni, alle 18, appuntamento per un concerto-aperitivo in tre diversi locali, mentre al termine delle tre serate, il quartetto Honolulu swing allieterà il dopo festival dando vita ad una vera e propria jam-session a cui tutti i musicisti presenti potranno partecipare.

Spazio anche alla didattica

L’aspetto didattico è una parte fondamentale del festival, ed è affidato quest’anno a tre maestri dello strumento: i chitarristi Jacopo Martini e Tolga During e il clarinettista Nico Gori, affiancato per l’occasione dal contrabbasso di Nino Pellegrini.

 

IL PROGRAMMA

Venerdi 27/04/2018

ore 15 Popiglio- Teatro Mascagni: Musica d’insieme a cura dei Gipsy Accident

ore 18 Popiglio-Circolo MCL: concerto aperitivo Honolulu Swing quartet

ore 21 Popiglio-Teatro Mascagni: concerto dei Gipsy Accident

ore 23,30 Popiglio-Misericordia: Jam-session con Honolulu Swing quartet

 

Sabato 28/04/2018

ore 14 Popiglio-Teatro Mascagni: Master class a cura di Jacopo Martini

ore 18 Piteglio-Casa della Musica: concerto aperitivo con i Gipsy Accident

ore 21 Popiglio-Teatro Mascagni: concerto Nico Gori Swing Band, ospite Jacopo Martini

ore 23,30 Popiglio-Misericordia: Jam-session con Honolulu Swing quartet

 

Domenica 29/04/2018

ore 14 Popiglio-Teatro Mascagni: Musica d’insieme a cura di Nico Gori e Nino Pellegrini

ore 18 Piano degli Ontani-Albergo Sichi, Baracchina Veleno: concerto aperitivo con Nico Gori,

Jacopo Martini, Nino Pellegrini

ore 21 Popiglio-Teatro Mascagni: concerto del gruppo OttoMani

ore 23,30 Popiglio-Misericordia: Jam-session con Honolulu Swing quartet

Info: 0573 621289-621290 Biblioteca comunale San Marcello Piteglio; sabato pomeriggio e domenica 800 974 102 Ecomuseo Montagna Pistoiese

 

Maurizio Geri spiega la scelta artistica

“La figura di Django Reinhardt, chitarrista zingaro francese (1910-1953) reputato da critici e musicisti come probabilmente il più talentuoso chitarrista mai esistito, stimola ancora oggi schiere di appassionati e curiosi, amanti della musica, neofiti e professionisti, in tutto il mondo.

La sua musica nasce dall’incontro dello swing americano con la tradizione zingara francese. Una scintilla che non smette di brillare ancora adesso e che anzi procura nuove sorprese e nuovi incontri artistici; le musiche del mondo, come sempre è accaduto, si mescolano per dare vita ad interessanti novità musicali raccolte in quel contenitore che oggi chiamiamo world-music.

Così l’operazione compiuta da Django è ora più che mai attuale, nella sua scia si affiancano swing, musica tradizionale, canzone d’autore, elementi di jazz e di blues, allora come oggi sempreverdi e mai superabili dai tempi e dalle mode.

La proposta artistica non vuole avere niente di nostalgico o di dejà-vù ma piuttosto vuole dare voce alle nuove tendenze ed a nuovi talenti che traggano ispirazione dalla tradizione per sperimentare e percorrere nuove strade.

Capire quello che Django ci ha lasciato in eredità è semplice e ampiamente documentato e musealizzato, appartiene alla storia della musica: proposito meno difficile che affascinante è ritrovare il suo spirito adesso, interpretarlo come atto di coesione fra culture ed etnie differenti”.

Maurizio Geri, direttore artistico


La Redazione

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