Per le aree montane serve un “cambio di passo legislativo”. A sottolinearlo è il consigliere regionale Massimo Baldi, da un po’ di tempo personalmente impegnato in un’iniziativa legata ai territori montani: “Da ormai un anno – spiega Baldi – lavoro a un progetto che adesso è ora di mettere in campo: quello di una legge per la montagna che, come avviene nella vicina Emilia Romagna, fornisca ad amministratori, imprenditori, mondo associativo e cittadini di quelle aree un contesto normativo adeguato e peculiare”.
Il consigliere Dm sa che non si tratta di un obiettivo che si raggiunge facilmente e in tempi stretti. “Non sarà una bacchetta magica e non si farà in due giorni – argomenta ancora l’esponente PD -. Anche perché sarà necessario il coinvolgimento del massimo numero di soggetti, istituzionali e non. Ma senza un ombrello normativo, intelligente e moderno – conclude il consigliere regionale – le politiche e le battaglie per la montagna si parcellizzano e perdono di competitività, quando invece si tratta di una questione strategica che, con particolare riferimento alla questione demografica, riguarda tutta la Toscana e tutto il paese».
La riflessione arriva in giornate nelle quali tornano alla ribalta temi che vedono la montagna sfortunata protagonista: “In particolare – sottolinea ancora Baldi – la sanità e i servizi postali. Fin dall’inizio della consiliatura la giunta regionale e il gruppo del Partito Democratico, con ogni tipo di atto e strumento, sono stati al fianco della montagna in queste battaglie. E saremo al fianco dell’ANCI e del suo coordinatore delle aree montane, il sindaco di San Marcello Piteglio Luca Marmo“.