PISTOIA – Siamo vicini al Natale ed un bel riuscito, e pregiato, restauro arricchisce, da giovedì 14 dicembre 2017, la ex chiesa di San Giovanni Battista nella Pistoia dichiarata “Capitale della cultura 2017”. Si tratta di parti di ciò che costituiva la tavola che rappresentava l’Adorazione dei pastori, dipinto ad olio su tela. Opera di Sebastiano Vini (Verona 1528 circa, Pistoia 1602). Le misure della tavola originale, cm 202 x 240, sono state riprodotte mediante un’intelaiatura di sostegno di plexiglass. I frammenti restaurati rappresentano, come si può leggere nell’elegante depliant che accompagna la presentazione, la figura di San Giuseppe. “E’ uno dei frammenti superstiti della grande pala dell’altare maggiore della chiesa – si legge nel depliant -. San Giuseppe è raffigurato in piedi con le mani appoggiate al bastone. Il suo sguardo devoto è rivolto in basso, nella direzione in cui si trovava adagiato a terra il piccolo Gesù Bambino, figura che purtroppo è andata quasi completamente distrutta”.
Il lavoro commissionato allo “Studiolo”
È stata la Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista ad averlo commissionato al laboratorio di restauro “Lo Studiolo snc” di Lucca, che ha portato a termine il restauro di ciò che è rimasto della grande pala dell’altare maggiore della chiesa, utilizzando appropriate tecniche che hanno reso gradevole e godibile al pubblico il lavoro ultimato. Spiegare con parole ciò che Lo Studiolo ha realizzato non rende l’idea, occorre andare di persona a vederlo e si può stare certi che la sorpresa e la meraviglia non mancheranno.
Il grande lavoro di recupero
L’opera di Sebastiano Vini e il suo restauro sono stati rivelati al pubblico nel corso di un’apposita presentazione, avvenuta nella sede del Conservatorio, e intitolata: “Frammenti dell’adorazione dei pastori”, con un sottotitolo eloquente: “Arte offesa, perduta e ritrovata”. Offesa perché l’opera andò quasi completamente distrutta nel corso del bombardamento di Pistoia del 18 gennaio 1944. Ne sono stati ritrovati solo alcuni frammenti davvero irriconoscibili, come la ricca documentazione fotografica presentata, ha testimoniato. Ritrovata, anche se non completamente, e ricostruita perché tornasse a far parte dei beni della chiesa di San Giovanni Battista, dei pistoiesi e della comunità tutta.
La presentazione al pubblico
Emozionato Paolo Baldassarri, presidente della Fondazione Conservatorio di San Giovanni Battista, nell’introdurre i lavori e gli esperti che sono intervenuti alla presentazione: Maria Cristina Madea, della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze, Province di Pistoia e Prato, Alessandro Nesi, storico dell’Arte e Lo Studiolo snc. Ognuno ha sottolineato quanto sia importante il recupero del patrimonio italiano esistente. I componenti del gruppo Lo Studiolo hanno esposto, accompagnandosi con filmati e fotografie, il complesso lavoro che è occorso per giungere al risultato finale. Il costo del restauro è stato interamente sostenuto dalla Fondazione Conservatorio di San Giovanni Battista di Pistoia.