Mi perdoneranno i lettori di questa rubrichetta se ogni tanto mi dimentico delle parole di montagna e ne descrivo altre, che apparentemente con la montagna hanno poco a che fare, ma i cui effetti la percorrono in lungo e in largo. E’ indubbio che anche noi montanini siamo prigionieri della rete, della banda larga, delle diavolerie telematiche, dei media che ci tengono in pugno ogni giorno e ci estraniano dalla magia dei territori in cui viviamo.
La derivazione latina
Risulta molto più facile vedere gente per strada che, camminando, spippola sul cellulare o sapere di persone che stanno inchiodate per ore davanti ad una tastiera (e non per lavoro!) piuttosto che sorprendere qualcuno a guardare il cielo o a godersi in silenzio la pace di un bosco. Non che il progresso sia di per sé un male, ma lo diventa quando mortifica il nostro essere e ci deruba del senso di appartenenza ai luoghi in cui siamo nati; quando, in una parola sola, ci snatura. E non è di conforto il fatto che molte parole fondamentali dell’apparato telematico possono ascriversi ad una tradizione millenaria che è tutta nostra e deriva dalla lingua latina; a cominciare da “media”.
Mass media e computer
L’espressione “mass media”, ossia “mezzi di informazione di massa”, è un anglicismo apparso intorno agli anni ’20 del secolo scorso, ma riprende direttamente la forma latina medium, che significava “mezzo, strumento” ; lo stesso vale per il termine “computer” che ha alla base il verbo latino tardomedievale computare , nel senso di “contare”, verbo che è passato prima al francese “computér”, con il medesimo significato, poi all’inglese “to compute” e infine è ritornato a noi italiani sotto forma di “computer”, “calcolatore elettronico”.
Video, audio e monitor
E che dire , poi, di “video” e “audio”, diventati sostantivi, ma in origine solo prime persone singolari del presente indicativo dei verbi latini vidēre, “vedere”, e audire,”ascoltare”?
Concludiamo con “monitor”; dal verbo latino monēre ,”avvisare, ammonire”, è derivato il sostantivo monitor , che nella lingua dei Romani significava “guida, consigliere”. Questa parola latina è passata alla forma inglese “monitor screen”, “schermo avvisatore” e ancor oggi è da noi usata per indicare lo schermo di un apparecchio.
Allora l’equazione è semplice: noi, eredi dei latini, abbiamo esportato la cultura in tutto il mondo e adesso dobbiamo consolarci solo delle parole, le nostre parole che ci ritornano con piccoli travestimenti. Però, è una magra consolazione.