SAN MARCELLO – Se sarà davvero “svolta storica” lo vedremo entro 2-3 anni. Certo è che la pioggia di finanziamenti statali (20 milioni di euro) e regionali, da Toscana (4) ed Emilia Romagna (3), annunciati dall’allora sottosegretario oggi ministro Luca Lotti ad Abetone, circa un anno fa, stanno suscitano interessi e speranze e, per la tipologia dell’investimento, anche i primi scontri e le prime polemiche. Lo ha confermato l’incontro organizzato stamani (venerdì 10 novembre) a San Marcello da Confesercenti Pistoia, insieme a Confesercenti Toscana, Emilia Romagna e Bologna, dal titolo “Appennino tosco-emiliano: sostenere gli investimenti per unire i territori e accelerare lo sviluppo”. Nei 14 interventi che si sono succeduti è andato in scena il coro di benvenuto ad un investimento straordinario, che da queste parti mai si era visto, e il plauso unanime al lavoro comune dei due versanti montani. Poi l’imprevisto, più nei toni che nei contenuti, intervento del sindaco di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci, che ha espresso se non una contrarietà piena, certo grandi perplessità sul collegamento Doganaccia – Corno alle Scale (quelle perplessità che nutrono in molti, in realtà) e ha, allo stesso tempo, sferrato un attacco al Pd e agli organizzatori. Attacco che ha finito per spostare l’attenzione delle sue argomentazioni in chiave esclusivamente politica.
Il collegamento Doganaccia-Corno alle scale: previsioni progettuali
Il primo intervento di Riccardo Bruzzani
Introdotto dal presidente di Confesercenti Pistoia Riccardo Bruzzani – “è la prima volta che il Governo investe 20 milioni sulla montagna” – e dal pari gradi di Bologna Loreno Rossi – “è stato fatto un grande lavoro di squadra” – l’incontro è poi entrato nel vivo delle previsioni progettuale dell’impianto di risalita Doganaccia – Corno alle Scale, il vero nodo del contendere, quello che più alimenta riserve o aperti contrasti (anche da parte di associazioni ambientaliste). Si è parlato anche di un’ipotesi progettuale che ha spiegato il progettista Federico Murro, parlando di 2 chilometri di collegamento con la funivia “vai e vieni”, dei “costi e dell’usura inferiore e della resistenza al vento” rispetto ad altri impianti, mentre Filippo Luperini ha illustrato le previsioni economiche con il punto di pareggio prima e l’utile poi; il tutto nell’arco di dieci anni.
I sindaci di San Marcello e Lizzano
I sindaci di Lizzano Belvedere, Elena Torri (a sinistra) e Luca Marmo di San Marcello Piteglio
Luca Marmo, primo cittadino di San Marcello Piteglio ha parlato delle due montagne che “possono condividere un percorso incentrato sul turismo”, un turismo “tutto da reinventare”. Marmo ha sottolineato la necessità di far convivere quello verde e quello bianco. Infine qualche elemento di criticità: perchè “il progetto avrà un carico significativo su San Marcello e per questo servono nuovi investimenti”, e perché sono molti altri i problemi della montagna: “Bisogna saper leggere tutto il territorio”.
Elena Torri, sindaco di Lizzano Belvedere, il Comune più coinvolto dal futuro impianto, ha parlato di un “progetto straordinario dell’Appennino Tosco Emiliano e non di interventi tappabuchi” e del nuovo collegamento come “uno degli anelli, non certo l’unico. Servono molte altre opere collaterali per renderlo efficace”. L’esortazione finale è stata salutata da uno scroscio di applausi. “O ci salviamo insieme o siamo morti tutti”.
Il j’accuse di Petrucci
Diego Petrucci, sindaco di Abetone Cutigliano
Quindi la rottura. Senza mezzi termini. Diego Petrucci sindaco di Abetone Cutigliano, ha fatto capire sin dalle premesse che non si sarebbe limitato ad una dichiarazione di prassi quando ha scomodato l’espressione “spedizione punitiva” per stigmatizzare la scelta del luogo (San Marcello e non Abetone o Cutigliano) da parte degli organizzatori, a suo avviso guidata dal Pd. Poi Petrucci ha spiegato di non essere pregiudizialmente contrario al collegamento ma ha anche spiegato che il nuovo impianto “non serve a Cutigliano, che non ha un sistema di parcheggi sufficiente e che rischierebbe di soffocare” ma molto di più al Corno alle Scale. “Ho letto gli atti delle commissioni sovracomunali – ha aggiunto – che hanno evidenziato enormi difficoltà”. Si è detto favorevole ad uno sviluppo integrato e ha spiegato che “in tutto il resto d’Europa si guarda ad altri tipi di sviluppo della montagna. Non credo che la nostra montagna abbia bisogno di nuovo impianti, anche perché le risorse finanziarie non sono infinite”. Quindi la chiusa ancora polemica per essersi informato solo attraverso i giornali e non direttamente dagli enti preposti e l’annuncio di non voler prendere parte alle future decisioni: “Non metteremo paletti e continueremo a leggere le decisioni di Governo e Regioni sui giornali”.
La voce delle Regioni
Stefano Ciuoffo, assessore regionale della Toscana (a destra Paola Castellani della Regione Emilia)
Dopo Petrucci sono intervenuti il sindaco di Fanano, Stefano Muzzarelli, che ha definito il protocollo “una vittoria di tutti”, Stefano Stranieri del Gal Montagna Appennino e Luciano Correggi del Gal Antico Frignano. Quindi i rappresentanti delle due regioni. Ha parlato di “risorse vere” e di un “cronoprogramma di interventi” da definire Paola Castellini per conto dell’assessore della Regione Emilia, Andrea Corsini: “La firma di questo accordo è stata un risultato straordinario” per quello che ha definito “un intervento strategico”.
“Dalla progettualità dichiarata arriviamo a quella vera – ha spiegato Stefano Ciuoffo, assessore alle attività produttive della Regione Toscana -. Certo gli impianti non sono la soluzione a tutti i problemi. Le risorse ci sono, adesso serve un’azione complessiva che non si esaurisce qui. C’è molto altro da fare e ce ne faremo carico”, ha chiuso il suo intervento Ciuoffo, lasciando intendere la disponibilità di nuovi finanziamenti.
Il finale di Roda e Gronchi
Flavio Roda (a sinistra) e Nico Gronchi
Dopo gli interventi delle istituzioni ha parlato Flavio Roda, presidente della Federazione nazionale sport invernali. Rada ha detto che il settore impiantistico “ha bisogno di sostegni”, mettendo in parallelo l’Appennino con realtà assai più assistite, al nord come al sud. Il nuovo collegamento tosco emiliano? “Ha grande appeal e non si deve pensarlo solo come un impianto legato all’attività sciistica”.
La chiusa finale al presidente regionale di Confesercenti Toscana, Nico Gronchi: “Qualcuno sta scommettendo su di noi. Vorrei che fossimo da esempio anche per altre realtà. Certo non siamo il Trentino o la Sicilia, non godiamo dei loro finanziamenti ma abbiamo una grande occasione. Vorrei evitare di trovarci qui fra dieci anni a parlare di quello che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto”.
La polemica politica
Alle accuse del sindaco Diego Petrucci il segretario provinciale del Pd, Riccardo Trallori, presente all’incontro, ha replicato con un post su facebook nel quale dice, fra le altre cose, di essere “spiaciuto e considero inappropriato l’attacco svolto al Partito Democratico in una sede istituzionale da parte del sindaco di Abetone Cutigliano. Il fatto che Petrucci abbia voluto ‘buttarla in caciara’ in un contesto istituzionale segnala un problema, serio e non banale, non tanto per il Pd ma per i cittadini di queste zone. Il sindaco Petrucci si sieda al tavolo per discutere con tutti gli attori istituzionali per raggiungere insieme un grande obiettivo”.
La foto di gruppo
La foto dei relatori
Il pubblico
Nella foto a destra il consigliere regionale Massimo Baldi e, di spalle, l’ex sindaco di Abetone Giampiero Danti e il segretario provinciale del Pd di Pistoia, Riccardo Trallori