ABETONE – La piazza è “girata”, la vecchia strada statale è diventata un’isola pedonale, il traffico deviato sul lato opposto. E nel mezzo, lo spazio per poter immettersi in via del Pescinone e due aree per la sosta. Una quindicina di posti auto in meno, tutto sommato non una rivoluzione, in attesa della vera e propria pedonalizzazione, da fare nella fase successiva, dopo un primo periodo sperimentale. E’ questo, in sintesi il “progetto per la riqualificazione del piazzale Europa di Abetone” che da ieri, lunedì 6 agosto, ha preso il via ufficialmente. Tanta gente e tante autorità per un provvedimento i cui benefici andranno visti a breve: alla fine di agosto la nuova amministrazione comunale tirerà le prime somme, dopo aver organizzato una serie di incontri pubblici con i cittadini per capire il grado di soddisfazione. Se la prova sarà superata, si procederà con la creazione di una grande piazza, quella che Abetone non ha mai davvero avuto. “La piazza di Abetone è sempre stata un grande e semplice parcheggio – si legge nel deplianti stampato per l’occasione dal Comune e firmato da sindaco e vice sindaco -. Un centro turistico ha bisogno di una piazza che possa essere chiamata tale”.
Rivoluzione in due tempi
Quello che si vede adesso è il “primo step” del progetto ribattezzato “Giriamo la piazza”, il secondo consisterà nel mantenere l’attuale area pedonale, creare una nuova strada che inizi prima della piazza per accedere a via del Pescinone e al parcheggio coperto del Catinozzo, che dovrà probabilmente essere adeguato per poter funzionare a pieno regime (e non come adesso solo nelle fasi di emergenza). La nuova viabilità permetterà di unire le due zone pedonali, “ampliandole e creando un grande spazio adeguatamente arredato”, spiega l’assessore all’urbanistica e vice sindaco Alessandro Barachini. Dovrebbero completare l’intervento i lavori per l’accesso diretto dalla piazza al parcheggio del Catinozzo “per recuperare circa 150 posti auto facilmente raggiungibili”. E poi bisognerà sperare che Anas, che ha la competenza della strada statale che si vuol deviare, non crei troppi ostacoli.
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Un po’ di arte in piazza
In attesa della vera pedonalizzazione, intanto la striscia alla quale si accede solo a piedi, è stata arricchita di quattro statue di bronzo realizzate dal maestro Franco Adami, coinvolto nel progetto dall’art director Massimiliano Simoni. Adami, che imparò a suo tempo a sciare proprio da queste parti nientemeno che grazie all’insegnamento di Zeno Colò, spiega Simoni, “a tempo di record (10 giorni) ha dato il suo omaggio al grande atleta azzurro”. E adesso quattro sue opere abbelliscono la parte pedonale a ridosso dei negozi: ovvero la Tartaruga, la Mosca, La Mosca impazzita e Il Cavaliere nero. Almeno fino al 27 agosto. Ad abbellire il tutto e a delimitare tutti i nuovi spazi creati in via transitoria, una serie di piante ornamentali date in prestito gratuito dalla Vannucci Piante di Pistoia.
Taglio del nastro e interventi
“Abbiamo fatto una ‘mattata’ – ha esordito il sindaco di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci, subito dopo il taglio del nastro -. Oggi è una comunità che si ritrova e l’esempio che, a volte, le cose che si dicono di voler fare in campagne elettorale si fanno davvero”. Quindi una lunga serie di ringraziamenti ai tanti rappresentanti delle istituzioni presenti e ha chi ha aiutato la sistemazione della piazza: “Stamani prima delle sei c’era tanta tente qui, i dipendenti del Comune e tanti singoli cittadini che di loro iniziativa hanno voluto dare una mano”. Quindi la chiusura sulla volontà di essere “sempre più la montagna di tutti i toscani. Viva l’Abetone, viva la montagna”, ha concluso Petrucci.
A sostegno della sua scelta “matta” anche molti esponenti delle istituzioni, dal presidente della Provincia Rinaldo Vanni – “è un bel segno di avvicinamento fra istituzioni e cittadini. Anche da semplice fruitore della montagna ho sempre sentito il bisogno di una piazza all’Abetone” – al sindaco “dirimpettaio”, Mirto Campi, primo cittadino di Fiumalbo: “Abetone ha voglia di rinascere e credo che per questo ci voglia fantasia e un po’ di follia – ha detto Campi -. Noi ci siamo sempre giovati del successo avuto da Abetone nel passato e speriamo di poter tornare a farlo. Facciamo qualcosa insieme per tutta la montagna, senza confini”. E sulla necessità di pensare la montagna un unicum e non solo per singole parti, ha insistito in chiusura monsignor Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, salito fino a 1300 metri insieme ai parroci di San Marcello e Cutigliano: “Creare una piazza è una scelta significativa perché è un luogo di incontro, amicizia, fraternità” – ha sottolineato Tardelli. Che ha ricordato come la chiesa sia presente ovunque – “in questi luoghi la chiesa c’è” – e come sia necessaria una visione unitaria: “E’ a tutta la montagna che dobbiamo pensare quando diciamo che deve vivere e prosperare”. Dopo gli interventi di Severino Ceccarelli, personaggio molto noto in queste zone, di Massimiliano Simoni, del vice questore di Pistoia Andrea Salmeri, del presidente del municipio di Abetone, Federico Politi, e il saluto del consigliere comunale di San Marcello Piteglio, Riccardo Vespasiani, la chiusura a Federico Liberati, ormai simbolo del quarto traguardo della maratona Pistoia Abetone, il tratto percorso da persone con disabilità che dalle Regine raggiunge piazzale Europa. “Mi sento adottato dalla montagna. Vi dico semplicemente, godiamoci questo momento”.