SAN MARCELLO – “I riflessi di Pistoia capitale della cultura, con eventi che partono dalla città e si concludono in montagna. Pacchetti di mini vacanze per famiglie con bambini a Rivoreta, nell’Orto di Giovannino, nell’Orto Botanico. Conferenze con neolauereati che hanno affrontato temi relativi alla montagna, con la realizzazione di video certificati, con contenuti scientifici”. Sono queste le tre direttrici fondamentali sulle quali dovrebbe muoversi l’attività dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese. Lo ha spiegato la sua presidente Manuela Geri, nel corso della conferenza stampa di presentazione del calendario di eventi di questa estate dello stesso Ecomuseo, questa mattina (venerdì 7 luglio) nella sala consiliare del Comune di San Marcello. Con lei il sindaco del neo Comune di San Marcello Piteglio, Luca Marmo e l’assessore alla cultura Alice Sobrero, il presidente della Provincia di Pistoia, Rinaldo Vanni, e i sindaci dei comuni e di Sambuca, Fabio Micheletti, e di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci.
Petrucci: non solo sci per l’alta montagna
E’ stato proprio quest’ultimo a rafforzare il concetto di nuove politiche del turismo, “proprio come quelle che stanno dentro l’Ecomuseo – ha detto Petrucci -. Aumenta ogni anno il numero di persone che vanno in montagna e diminuisce parallelamente il numero di sciatori. La gente si reca in montagna perché cerca soprattutto uno stacco mentale dalla rouutine frenetica della quotidianità. Lo sci non è la risposta a questo e lo sci presenta problemi economici”. Il sistema neve resta importante e “va protetto e difeso anche per le ricadute occupazionali che comporta ma non ci si può limitare ad esso – ha precisato il sindaco del Comune della parte alta della montagna pistoiese –. Anche in inverno bisogna far sapere al maggior numero possibile di utenti che esistono molte altre opportunità. La risposta a questa sfida, che credo valga per i prossimi venti anni, è creare un progetto circolare che colleghi tutto l’immenso patrimonio di sapori e di saperi della montagna, che deve sempre più essere un unico grande circuito”.
Marmo: nuova prospettiva per l’ecomuseo
Il sindaco padrone di casa Luca Marmo ha sottolineato come negli anni tutta una serie di punti di riferimento dell’Ecomuseo, con i nuovi assetti istituzionali modificati (Comunità montana) o andati in crisi (Provincia), avevano modificato il quadro, complicandolo. “Adesso l’Ecomuseo ritrova una prospettiva diversa, anche con un rapporto con l’Unione dei Comuni regolato da un protocollo d’intesa. Pistoia capitale della cultura è sicuramente un’occasione di grande crescita, i rapporti che si possono consolidare e intensificare con la nostra Provincia e con Toscana Promozione possono rappresentare un altro motivo di forza in prospettiva di un rilancio futuro”.
Micheletti: Ecomuseo come orientamento culturale
Che ormai la montagna debba considerarsi sempre più un unico grande territorio, pur con le sue diversità e peculiarità, lo conferma l’interesse dimostrato dallo stesso Comune capoluogo (il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi era assente per impegni istituzionali ma ha fatto giungere il suo sostegno all’iniziativa) e le parole di Fabio Micheletti, sindaco di Sambuca: “L’Ecomuseo ha svolto anche per il comune che rappresento una sorta di funzione di orientamento culturale. Il nostro è un territorio particolarmente attrattivo per il turismo escursionistico, cultuale e sportivo come conferma l’inserimento nella Ciclovia del Sole e i due importanti finanziamenti regionali, pari ad un milione e mezzo di euro, per progetti relativi alla sentieristica”.
Al presidente Vanni il compito di ritirare le fila della storia dell’Ecomuseo, del quale la Provincia è stata socio fondatore, e ringraziare chi ha permesso di tenerlo in vita e farlo conoscere negli ultimi anni, assai complicati per lo stesso ente a causa dei limiti finanziari nei quali si è dibattuto (e ancora si dibatte).
Il calendario completo degli eventi
Le immagini della conferenza stampa
Da destra a sinistra Fabio Micheletti, Diego Petrucci, Manuela Geri, Rinaldo Vanni, Luca Marno e Alice Sobrero