SAN MARCELLO – Venusia Ducci, candidata a Sindaco per il comune di San Marcello Piteglio, con la lista “Futuro civico. Uniti per San Marcello – Piteglio” ha ufficialmente presentato il proprio programma elettorale. L’ha fatto ieri sera, venerdì 19, alla Baccarini, insieme ai candidati al Consiglio comunale Giuseppe Montagna, Alessandro Belli, Alessandro Tomassi, Paolo Biagiotti, Antonio Cariglia, Barbara Bellandi, Francesco Castelli, Michele Giannini, Tiziana Melani, Stefano Spinicci, Massimo Andreotti e Chiara Venturi. La Ducci ha sottolineato che la sua è la vera lista civica delle prossime elezioni amministrative e ha detto di essere orgogliosa di far parte di un gruppo di persone costituito prima che lei accettasse la candidatura. Ha aggiunto di non aver alcuna esperienza politica e di conoscere la macchina amministrativa per gli studi che ha compiuto (è avvocato). “Voglio vivere qui, dove lavoro ed ho uno studio legale, perché credo in questo territorio e voglio impegnarmi a riportare la Montagna a quello che un tempo era, ovvero piena di vita e di attività”, ha affermato la candidata sindaco. Dopo essersi soffermata sulle bellezze e le qualità della Montagna, ha esposto il proprio programma che contiene alcune novità inedite. La prima riguardo alla ex Comunità Montana: l’obiettivo è recuperarne i beni che a suo tempo furono passati alla Provincia di Pistoia. La seconda novità riguarda l’Ospedale Pacini sul quale, ha sottolineato, c’è stata scarsa attenzione da parte dei precedenti amministratori, mentre sarà al centro della sua azione, se sarà eletta. Ha poi avanzato la proposta di far dichiarare la zona montana, “la nostra zona”, “disagiata”, il che permetterebbe, secondo la legge, di riavere un vero Pronto Soccorso con tutto ciò che questo comporta: chirurgia, rianimazione, anestesia e altro ancora. La Regione Toscana non potrà rifiutare questa richiesta, e se lo farà dovrà dare spiegazioni, “mi batterò per ottenere questo risultato”.
Un terzo punto che ha citato, è relativo alla Social Valley, che è stata oggetto di forti discussioni in questa campagna elettorale. La candidata è stata netta: “Se il progetto non è di danno al territorio dico sì, se Social Valley vuole l’oasi dico no. L’oasi presuppone un territorio con forte limitazioni e questo non va bene. Il territorio è dei cittadini e non può essere privatizzato”.
Oltre a questi tre punti la Ducci ne ha poi aggiunti altri di grande rilevanza, come il rilancio del turismo e la sua valorizzazione, lo sfruttamento più adeguato del ponte sospeso che è uno dei beni che possono costituire una forte attrazione. Ancora, lo sfruttamento dei boschi, grazie alla creazione di un consorzio fra privati, con la costituzione di una piattaforma in cui si possano commercializzare i prodotti del bosco. Poi la metanizzazione, la viabilità e la collaborazione con le Pro loco, dichiarando che s’impegnerà a far diminuire, se non eliminare, gli impegni burocratici che le associazioni devono affrontare ogni volta che vogliono organizzare una manifestazione sul territorio. Naturalmente Ducci ha sottolineato che ci vorrà tempo per fare ciò che ha in mente, ma lo farà: “I progetti che ho esposto sono concreti e fattibili e sono essenziali per un contributo alla nostra Montagna”.