“Aprile è il mese più crudele, genera / lillà da terra morta, confondendo / memoria e desiderio, risvegliando / le radici sopite con la pioggia della primavera”. Questi versi del poeta T. S. Eliot non fanno giustizia del mese di Aprile, forse il più amato fra tutti, perché si risveglia la natura, nascono gli amori, le giornate si allungano e sbocciano i primi fiori dopo la pausa invernale.
Fin dall’antichità erano questi i sentimenti che Aprile ha suscitato e lo dimostra la stessa etimologia della parola, che è connessa con la radice di “Aphrodītē”, il nome greco di Venere, la dea degli amori e dell’Amore.
Ma un antico grammatico latino, Marco Terenzio Varrone (III-II secolo a.C.) riteneva che Aprilis , derivasse dal verbo aperire, cioè “aprire”, in quanto quel mese “apre” alla vita di tutte le cose, le risveglia, le fa rivivere in un turbinìo di colori, di profumi che generano emozioni e passioni .
Tutt’altro rispetto a ciò che affermano i versi malinconici del poeta statunitense Eliot.