“Al fine di darvi la possibilità di riflettere correttamente sull’accoglienza dei cittadini extracomunitari sul territorio di Marliana ed esprimere una valutazione coerente con la realtà dei fatti è necessario che vi riepiloghi quanto è successo in questi anni”. Comincia così un lungo intervento del sindaco di Marliana, Marco Traversari, su un tema che ha suscitato non poche polemiche in questa comunità, fino alla minaccia dello stesso primo cittadini di dimettersi, nell’ottobre scorso.
Lo scritto, una sorta di lettera aperta ai cittadini, ripercorre le tappe di un percorso lungo e complesso. Ecco il testo integrale, intervallato solo da alcuni capitoletti aggiunti dalla redazione.
L’inizio dell’emergenza ENA: 2013-2014
“L’accoglienza degli extracomunitari sul territorio comunale è iniziata con l’emergenza ENA (Emergenza Nord Africa) realizzata dal 2011 al febbraio 2013 nella frazione di Montagnana Pistoiese dove sono stati accolti n° 18 migranti di nazionalità nigeriana e malese. La nuova emergenza del 2014 ha visto il Comune di Marliana quale primo Comune della provincia di Pistoia coinvolto nell’accoglienza a partire dal primo arrivo avvenuto il 21 marzo 2014. Dell’utilizzo dell’albergo “Europa” sono stato avvertito meno di ventiquattro ore prima dell’arrivo degli extracomunitari quando era già stato definito l’accordo tra il Prefetto di Pistoia e l’imprenditrice.
Dal 2014 al 2016 il fenomeno cresce
Dal 21 marzo 2014 al 31 marzo 2016 gli extracomunitari sono stati accolti dall’Albergo “Europa” di Marliana (struttura privata), attraverso una convenzione sottoscritta con la Prefettura di Pistoia, fra l’altro non rispettando tutte le indicazioni previste dalla stessa, con una presenza media intorno alle 30 unità, con punte che sono arrivate fino a 52 presenze. Con il primo aprile 2016 l’albergo non essendo rientrato nel nuovo bando della Prefettura di Pistoia non ha avuto più presenze di cittadini extracomunitari.
Dal 1° aprile 2016 l’accoglienza a Marliana è comunque continuata attraverso la Cooperativa “Gli Altri” di Pistoia con la presa in locazione di n° 3 villette dove sono stati inseriti 16 migranti e l’Associazione “Virgilio” che ha inserito in un appartamento della Parrocchia di Marliana altri 8 migranti per un totale di 24 unità che ha visto punte di presenze, anche se per pochi giorni, di 30/33 migranti presenti.
La domanda per entrare nello sprar
Il Comune di Marliana, in qualità di Comune Capofila insieme ai Comuni di Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese, nel mese di febbraio 2016 ha presentato sul bando del Ministero dell’Interno la domanda di contributo per partecipare alla rete SPRAR (Servizio di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). La domanda è stata accettata e dal primo settembre 2016 appartiene alla rete SPRAR. Le attività prevedono l’accoglienza di 25 cittadini extracomunitari così suddivisi:
Marliana n° 8 richiedenti asilo, Cutigliano n° 8 richiedenti asilo, Piteglio n° 4 richiedenti asilo, San Marcello Pistoiese n° 5 richiedenti asilo. Per quanto riguarda Marliana dei 16 migranti ospitati nelle villette 8 sono stati inserirti nel progetto SPRAR, non cambiando di fatto il numero totale dei migranti accolti, mantenendo quindi un’accoglienza totale nelle villette di Via Vico un numero totale di 16 migranti.
In un’altra struttura privata, gestita dalla Cooperativa “Consorzio CO.RI.” con sede in Firenze, a circa 5 chilometri da Marliana in località Goraiolo, sono ospitati n° 4 minori non accompagnati indirizzati dal Comune di Firenze avvalendosi del progetto sperimentale della Regione Toscana. Tale disponibilità è stata autorizzata dal sottoscritto in un percorso di solidarietà istituzionale per favorire l’accoglienza dei minori non accompagnati.
Il rapporto residenti – extracomunitari
Ricapitolando sul territorio di Marliana fino al 31 gennaio 2017 erano ospitati n° 28 cittadini extracomunitarii, di cui 24 maggiorenni e 4 minorenni. L’accoglienza dei 24 maggiorenni è concentrata nel borgo storico del capoluogo Marliana che conta a malapena 50 residenti. Il Comune di Marliana con una popolazione al 31 dicembre 2016 di 3.215 abitanti in base al rapporto indicato dalla Regione Toscana (1 cittadino extracomunitario ogni 600 abitanti residenti) dovrebbe ospitare 5/6 migranti. L’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Pistoia si era data un rapporto diverso portando ad 1 cittadino extracomunitario ogni 300 abitanti residenti. Il numero dei migranti da ospitare a Marliana sarebbe stato 11/12 migranti.
Nel 2017 si arriva a 72 presenze
Nel mese di giugno 2016 la Prefettura di Pistoia ha predisposto un nuovo bando per l’accoglienza straordinaria sul territorio della provincia di Pistoia. In virtù del suddetto bando, entrato in vigore dal 5 agosto 2016 (periodo previsto 1 agosto 2016 / 31 dicembre 2016), l’Albergo “Europa” di Marliana (posizionato proprio nel vecchio borgo del capoluogo) è risultato inserito nella graduatoria per l’accoglienza straordinaria per 49 posti.
Dal 7 febbraio 2017 la Prefettura di Pistoia ha disposto l’accoglienza di 30 migranti presso l’albergo “Europa” di Marliana, ma al 30 marzo 2017 sono aumentati fino a raggiungere quota 48 migranti ospitati. Nel capoluogo Marliana sono quindi ospitati al 20 aprile 2017 n° 72 cittadini extracomunitari.
Sì all’accoglienza ma con proporzionalità
L’Amministrazione Comunale di Marliana non è contraria all’accoglienza ma è fermamente convinta che questa deve avvenire rispettando una corretta proporzionalità con la popolazione residente. Proprio per questo motivo abbiamo cercato di governare la situazione adoperandosi a gestire l’accoglienza attraverso la professionalità del terzo settore e creando i presupposti per accogliere i migranti in modo diffuso e non concentrando in numeri esosi in strutture alberghiere che non aiutano nell’inserimento dei cittadini extracomunitari nella comunità. Oltre a questo abbiamo creduto nella costituzione dello SPRAR anche a Marliana, gestendo direttamente tutto l’iter burocratico di partecipazione al bando nazionale e della gestione del progetto SPRAR insieme ai Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano.
Le rassicurazioni della circolare del ministro
Con lo SPRAR attivato ci siamo sentiti anche rassicurati dalla circolare a firma del Ministro dell’Interno Angelino Alfano (dal titolo “Regole per l’avvio di una ripartizione graduale e sostenibile dei richiedenti asilo e dei rifugiati sul territorio nazionale attraverso lo Sprar”, firmata l’11 ottobre 2016 ed inviata a tutti i Prefetti d’Italia), che mette nero su bianco quello che Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, associazioni e operatori chiedevano da tempo: “….. In vista dell’imminente divulgazione del nuovo sistema di distribuzione e dei criteri operativi ad esso sottesi, le SS.LL. vorranno attivare una politica di governance applicando una clausola di salvaguardia che renda esenti i Comuni che appartengono alla rete SPRAR o che abbiano già formalmente manifestato la volontà di aderirvi, dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza. Si specifica che tale clausola di salvaguardia deve applicarsi nella misura in cui il numero di posti SPRAR soddisfi la quota di posti assegnata a ciascun Comune del predetto Piano. ……”.
La linea confermata dall’Anci
Tale indicazione è ribadita dall’ultima nota di Anci del 26 gennaio 2017, (prot. N° 3W/LP/DI/CO-co17) (inviata a tutti i Sindaci) con la quale il Presidente, Antonio De Caro (Sindaco di Bari) e il Delegato Immigrazione e Politiche per l’Integrazione Matteo Biffoni (Sindaco di Prato) “…… ricordano che alla base del Piano, Anci ha chiesto ed ottenuto la stipula di una clausola di salvaguardia contenuta nella direttiva ai Prefetti del Ministero dell’Interno dell’11 ottobre u.s., che rende esenti i Comuni che appartengono alla rete SPRAR, o che abbiano formalmente manifestato la volontà di aderirvi, dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza, superiori a quelle previste in ossequio al criterio di proporzionalità, mettendosi quindi al riparo da invii massicci e non concordati”.
Norme non rispettate
A questo punto ci siamo rivolti ad Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) affinché sia chiesto il ripristino della legalità in merito al mancato rispetto di una norma che salvaguardia i Comuni che hanno aderito alla rete SPRAR che sentiamo come un sopruso non solo nei confronti dell’Amministrazione Comunale ma soprattutto nella Comunità marlianese che ha dimostrato in questi anni di saper accogliere ma consapevoli che solo l’accoglienza proporzionale alla dimensione demografica del nostro territorio potrà avere un suo futuro.
A disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti in merito vi saluto cordialmente”.
Marco Traversari