SAN MARCELLO – Un caleidoscopio di parole, simboli, canti, musiche e suoni. Una grande festa di popolo e l’unione simbolica di più popoli. Questo e molto altro ancora è stata la mattinata di oggi, domenica 12 marzo, nella piazza centrale di San Marcello Pistoiese, nel giorno di esordio di “Wolakota ’17”, (tradotto amicizia col popolo Lakota), un evento che continuerà nei prossimi giorni, da mercoledì 15 a domenica 19, nell’agriturismo Montiglioni, un paio di chilometri sopra Spignana. E’ qui che 117 persone vivranno un confronto con il popolo Lakota Sioux, la sua storia e la cultura, le tradizioni e le simbologie sacre.
Stamani è andata in scena una manifestazione di circa due ore e mezza, con diversi sfaccettature, ma che ha avuto il suo momento clou nella sottoscrizione di un protocollo di amicizia fra la delegazione Lakota Sioux e il nuovo Comune di San Marcello Piteglio, dopo la prima storica firma, oltre venti anni fa, nel 1995. Allora fu Gianfranco Venturi a sottoscriverla come presidente della provincia di Pistoia, oggi è stato il commissario prefettizio Giuseppina Cassone (i sindaci e i consigli comunali San Marcello e Piteglio sono decaduti dal primo gennaio per permettere la “fusione” in un’unico ente) mentre per il popolo Lakota Sioux, è toccato a Moses Brings Plenty, guida spirituale ed esponente del governo Lakota, oltre che volto noto al grande pubblico come attore protagonisti di film di grande successo. Il protocollo è stato redatto, per la prima volta in assoluto, nella lingua originale dei Nativi americani, oltre che in italiano e inglese, e in tutte e tre le lingue è stato letto pubblicamente dal palco allestito per l’occasione. Nel corso della manifestazione le canzoni interpretate da Maria Dolores Diaz (nipote di una pellirossa) e Niccolò Tummolo, il volo dell’aquila, l’arrivo dei cavalli, i canti finali dei ragazzi dell’Istituto omnicomprensivo di San Marcello e di una scuola fiorentina, la banda, la lotteria finale. C’è stato spazio anche per un saluto del sindaco uscente di Piteglio, Luca Marmo, e dell’assessore alla cultura uscente del Comune di San Marcello, Alice Sobrero.
Prima della storica firma una breve presentazione alla stampa dell’evento di Gessica Venturi e Alessandro Martire Brings Plenty e del principale protagonista Moses Brings Plenty, poi gli interventi dei principali protagonisti di fronte ad una piazza gremita come nelle grandi occasioni. “Tante singole persone e tante associazioni ricordavano con grande affetto quel patto sottoscritto oltre venti anni fa e che riproponiamo fra il popolo dei Lakota Sioux e il nuovo Comune di San Marcello Piteglio – ha detto Gessica Venturi dell’associazione Wambli Gleska – . Oggi è ancor più importante ricordare quello che succede a quel Popolo perché è un momento nel quale negli Stati Uniti succedono cose brutte e non solo ai Nativi. Si parla poco di cosa accade a Standing Rock e l’evento di oggi serve anche a questo”. E sulla lunga e difficile storia degli Indiani americani, ieri e oggi, ha insistito Moses, ricordando cosa è accaduto al suo popolo dal lontano 1492 e cosa ancora succede, a Standing Rock e non solo. “Abbiamo lottato molto e continuiamo a farlo – ha sottolineato -. Ciò che le persone devono comprendere è che un oleodotto, è un problema. E l’acqua è un dono. Mio nonno mi diceva di non giocare con l’acqua: un giorno dovrai pagare per averla. Ci sarà poca acqua. Quel tempo è arrivato – ha concluso sul’argomento -. L’acqua è avvelenata e lo sarà per molto tempo”. Dai problemi più attuali e dalle forti critiche rivolte all’attuale presidenza americana Moses è poi passato ai ringraziamenti agli italiani “per il duro lavoro e gli sforzi fatti nei nostri confronti, per averci riconosciuti come esseri umani. Dovunque andiamo preghiamo anche per voi. La nostra vita è la nostra preghiera”. Quindi spazio alla spiritualità: “Dobbiamo vivere in un mondo migliore, crescere senza guerra, senza il concetto di odio. Le nostre lotte non sono solo per noi ma per tutti”. E ancora: “C’è un solo creatore, comunque lo si chiami. Vivete e amate la diversità”. Infine, uno sguardo al futuro in chiave femminile “Sono le donne che possono cambiare il mondo, sono loro le nostre leader”.
Quindi l’atto finale e la firma. “Si rinnova un patto di amicizia che promuove e divulga la cultura di un popolo fiero e coraggioso – ha sottolineato la commissaria Cassone -. Nei prossimi giorni esporremo la bandiera dei Lakota Sioux nel consiglio del Comune di San Marcello Piteglio”. Un protocollo nato tanti anni fa, grazie soprattutto all’iniziativa di Gianfranco Venturi: “Lo sforzo che facemmo fin dall’inizio fu quello di capire. I messaggi che arrivavano da quel mondo facevano riflettere, la loro straordinaria spiritualità, il rispetto per la natura, per la vita”. Da lì l’approfondimento, la conoscenza, l’intesa finale. Rinnovata in una calda mattina di marzo.
Le immagini dell’evento andranno in onda, domani mattina, lunedì 13, dopo le 11, nel corso della trasmissione Rai “I fatti vostri” condotta da Giancarlo Magalli.
La FOTOGALLERY
LA FIRMA DEL PROTOCOLLO
la piazza
CANTO E TAMBURO
La conferenza stampa
Il palco
Le bandiere
I simboli
L’agriturismo di spignana e la tenda indiana