SAN MARCELLO PITEGLIO – Ci siamo. Domani, domenica 5 marzo, dalle 8 alle 22, è la giornata del voto. Nel nuovo comune nato dalla fusione di San Marcello e Piteglio, gli elettori del Pd e del centrosinistra, sceglieranno con le Primarie chi fra Silvia Cormio, sindaco uscente di San Marcello, e Luca Marmo, pari grado di Piteglio, sarà il candidato ufficiale dei Democratici e di altri possibili alleati (per adesso Socialisti, forse Sinistra Italiana), alle elezioni amministrative che si terranno probabilmente fra la fine di maggio e l’inizio di luglio, nel neo nato Comune. Di seguito tutte le istruzioni sulle operazioni di voto: chi può votare, le sedi dei seggi, i seggi “itineranti”, il fac simile della scheda.
Tutte le informazioni (cliccare sulle schede per ingrandirle)
CHI PUO’ VOTARE LA SCHEDA ELETTORALE – FAC SIMILE
L’UBICAZIONE DEI SEGGI
I SEGGI SU CAMPER : LUOGHI E ORARI
DUE LETTERE A SOSTEGNO DEI CANDIDATI
“Silvia viene da fuori
ma ha capito la Montagna”
SAN MARCELLO PITEGLIO – “Io come la Silvia Cormio vengo da fuori comune e devo dire che non è stato facile farsi accettare dal popolo della montagna, quindi capisco le difficoltà che ha dovuto superare negli anni passati del suo mandato di sindaca.
Ha però saputo capire e avvicinarsi ai suoi concittadini, ha saputo parlare con le persone, prendersi carico dei loro problemi e cercare, con le poche risorse messe a sua disposizione, di coprire i loro bisogni considerando, cosa non indifferente, l’ampiezza di questo territorio.
Le potenzialità di Silvia
Questa montagna ha bisogno di dare lavoro e strutture affinché i giovani non emigrino e le potenzialità non mancano basta pensare al turismo; qui ci sono opportunità incredibili se sappiamo come sfruttarle. Penso che la Cormio abbia le potenzialità per attuare tutto questo e con i soldi che arriveranno con l’unione dei due comuni, e se saprà avvalersi di menti giovani e capaci che non pensino solo ai propri interessi, sicuramente ce la farà. Sente molto queste necessità, tiene alla popolazione, l’ho capito anche quando con lo Spi/Cgil e la Cisl siamo andati a fare contrattazione sociale in occasione del bilancio dell’anno scorso. Le risorse a sua disposizione erano poche, ma ha cercato comunque di assecondare le nostre richieste per aiutare la popolazione più debole e questo non è di poco conto visto anche che è la prima volta che un comune della montagna ci chiama per la contrattazione sociale.
Il ruolo dei cittadini
Ritengo che dobbiamo dare ancora fiducia alla Cormio come futura sindaca del comune unico, credo nelle sue capacità di ridare lustro ai paesi della montagna, ma credo anche che da parte nostra come popolazione si debba essere disponibili al cambiamento ed essere uniti perché siamo pochi e se ci dividiamo saremo ancora meno e non otterremo niente. Meno critiche e più proposte partecipando di più alla vita della comunità, specialmente i giovani che oggi come oggi non hanno più voglia di combattere per quello in cui credono.
Facciamo in modo che la nostra ex sindaca porti avanti il suo programma e quello della comunità per altri anni a venire”.
Laura Puccini
“Passione politica e orgoglio
Luca mi ha convinto”
SAN MARCELLO PITEGLIO – “Qualche settimana fa mi chiama Luca Marmo, ex Sindaco del Comune di Piteglio. Mi dice che intende candidarsi alla poltrona di primo cittadino del neonato Comune San Marcello-Piteglio chiedendomi se, in caso di convergenza di idee, posso dargli una mano come semplice sostenitore.
Sulle prime, tentenno. Lo lascio parlare un po’, gli confesso qualche titubanza in riferimento alla sua appartenenza a un Partito, il PD, che dal mio personalissimo punto di vista ha assecondato e condotto politiche pubbliche che hanno penalizzato le italiche periferie montane, perdendo di vista i problemi e i bisogni della gente che vi abita.
L’incontro con Marmo
Luca insiste. Concordiamo per parlarne meglio a voce. L’ex Sindaco di Piteglio è reduce da uno dei primi incontri pre-primarie PD e già assistendo a quell’incontro ne apprezzo l’eloquio chiaro e incisivo ma soprattutto la determinazione di voler cambiare qualcosa e non ribadendo come un mantra quanto di buono fatto fino al dicembre scorso come amministratore di Piteglio e frazioni.
Il suo è, insomma, un parlare non da fine mandato basato sul “ho fatto qui e ho fatto là”, ma da uomo politico che ha da confrontarsi con un nuovo assetto istituzionale, che sa e vuole ripartire da zero e lo fa con entusiasmo, umiltà e sincerità e un’ importante capacità di ascolto.
Passione politica e orgoglio montanino
Il confronto è diretto, leale, senza troppe moine e ho così modo di capire quanto sia cazzuto Luca Marmo. Cazzuto: credo sia il termine giusto per quest’uomo che sembra incarnare assieme una passione politica antica stile anni settanta e un particolare orgoglio montanino fatto di radici, incarichi e storia personale, identità e senso di appartenenza: tutte qualità, a mio modo di vedere, fondamentali per amministrare un territorio e rappresentare una comunità e i suoi bisogni.
I miei dubbi sul Pd
Il discorso scivola sul PD. Gli dico che su certe scelte mi è piaciuto zero. Lui, in parte, capisce le mie diffidenze ma non è che si limita ad annuire e nemmeno ricorre alla dialettica, al politichese che intorta l’ interlocutore parlando per ore senza dire nulla.
Nella sua replica ai miei pensieri, c’è l’umiltà di chi capisce che, a livello partitico, qualche strategia poteva essere stata condotta diversamente ed è da questa presa di posizione e coscienza che si dichiara intenzionato, qualora eletto, ad apportare dei correttivi.
Sono passati 20 minuti e già inizio a vederlo come un uomo che ha sicuramente una precisa targa politica ma è anche capace di pensare ed agire con la propria testa.
L’ospedale Pacini
Entriamo nell’argomento sanità e quindi l’Ospedale Pacini. Da libero cittadino, ragioniamo sulla realtà di tutti i giorni e sull’innegabilità che detto Ospedale sia collocato in un’area territoriale disagiata, discutiamo sul fatto che delle numerose patologie catalogate dai codici ministeriali dell’emergenza-urgenza solo alcune (e non acute, con compromissioni di funzioni vitali) vengono trattate in modo definitivo con un ricovero al Pacini, ci confrontiamo sui futuri scenari di potenziamento del “Primo-Pronto Soccorso” e anche sulla possibilità di una rete di assistenza infermieristica territoriale a più ampia copertura oraria…
L’ambiente
Abbandonato l’argomento ospedale (sul quale, più che parlare, ascolto e trovo convergenza di idee…) ecco che parliamo di ambiente: un tema caro a Luca Marmo se è vero com’è vero che ha deciso, di testa sua, di chiudere l’impianto di de-compostaggio rifiuti di Tana Termini per malfunzionamenti vari.
Parlando di ambiente, il discorso vira sulle problematiche dei pastori e quelle forestali, sulle captazioni al torrente Lima e, infine, sulla gestione del bosco (del quale lui è promotore di un Progetto in fase già avanzata…) e sul questionario sulla raccolta funghi distribuito su tutta la montagna nel novembre scorso, questionario nei confronti del quale Luca Marmo si è sempre più o meno interessato dei risultati ottenuti, il che stride (…e mi è onestamente dispiaciuto…) con l’assenza di partecipazione dell’uscente amministrazione comunale sammarcellina per un’iniziativa che coinvolgeva in primis il comprensorio del Comune, promossa e portata avanti da 4 residenti del medesimo Ente, costata zero euro alle casse comunali e indice di un’espressione popolare “dal basso” costituita da ben 7665 risposte in riferimento all’ argomento “fruizione del bosco”.
La Dynamo
Ne parlo con Luca e anche qui, trovo pareri sovrapponibili e possibili scenari. Poi, ragioniamo un po’ dei progetti Dynamo e intuisco da che parte lui (di sicuro più informato di me) pende.
Io, lì, non mi esprimo. Confesso che non ci ho ancora capito granché e ascolto Luca, trovandomi d’accordo con lui quando lo sento dire che i residenti hanno da essere soggetti attivi e partecipi di ogni futuro disegno e scenario legato alla fruizione della montagna, con possibili ricadute occupazionali e, di conseguenza, motivi di freno al calo demografico.
La cultura
Infine, il confronto si sposta sulle due nostre “anime ad impronta culturale”: lui è musicista, io scrittore ed è chiaro che lì c’è comunione assoluta di intenti e di intensa progettualità per quanto di culturale e identificante il vivere su queste montagne viene (e verrà…) organizzato in questi nostri paesi, sui crinali e, soprattutto, con le nuove generazioni per inseminare una coscienza, identità e orgoglio montanino.
Restando sulla sua vicinanza al mondo della cultura e solidarietà tra montagne appenniniche, la partecipazione in termini fattivi( e a “fari spenti”…) attuata da Luca Marmo per l’ iniziativa pro terremotati è valore e segno di grande, e non scontata, condivisione. Che non dimentico.
Voterò per lui
Chiudo con una confessione. Fino a una trentina di giorni fa ero (quasi) intenzionato a presentarmi come capofila di una lista civica. Mi è stato chiesto ma, per varie ragioni, ho preso tempo.
E credo aver fatto bene a tentennare. Perché poi ho parlato e riparlato con Luca Marmo e mi sono reso conto che le idee e scelte che avrei potuto prendere io da cane sciolto e senza esperienza… lui le aveva già in mente e ce l’aveva con un coraggio, preparazione, entusiasmo, intelligenza, voglia di fare e umiltà che quassù, per come vanno le cose sulle periferie montane, servono come il pane.
E’ il credito che mi sento di dare a un uomo che mostra tanta voglia di fare. Io torno alle mie faccende di sempre.
In ogni caso, in bocca al lupo a lui e Silvia Cormio per questa sfida come aspiranti Sindaci del nostro e neonato Comune San Marcello-Piteglio, il che è già un bel traguardo raggiunto!
Auguri ad entrambi.
E a votare, andiamo: è quanto mai importante”.
Federico Pagliai