La ricerca, Sambuca  |  marzo 25, 2017

A Sambuca Castello dopo il “saccheggio” notturno: ma come si difendono i borghi abbandonati?

“Visite” notturne dei ladri a metà case del vecchio borgo disabitato. Rubati quasi solo oggetti ricercati nei mercatini d'antiquariato. Le prime proposte dei proprietari delle abitazioni al sindaco: videosorveglianza e riapertura dell'ostello come “presidio” del paese. Micheletti: “Si è creato un po' di allarme sociale e c'è il rischio che certi episodi si intensifichino. Presto organizzeremo un incontro pubblico con i Carabinieri”

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SAMBUCA – “Sono stato a Sambuca domenica scorsa, invitato dai proprietari delle case. Mi hanno espresso la loro preoccupazione e fatto alcune richieste. Tra le proposte maggiormente condivise vi è quella di istallare una videosorveglianza sulla strada di accesso ed il sollecito impegno a riaprire l’ostello che dovrebbe svolgere negli auspici dei sambucani una sorta di presidio del paese. Sono proposte sensate che dobbiamo approfondire”. Chi parla è il sindaco di Sambuca, Fabio Micheletti, sollecitato ad assumere misure specifiche, per quel che può un’amministrazione comunale, dopo i fatti dei quali la zona del castello di Sambuca, praticamente disabitata al di fuori del periodo estivo, è stata sfortunata protagonista: il “saccheggio” di metà delle case, probabilmente nella notte del 15 marzo scorso (la prima famiglia lo ha scoperto il 16). Un fatto che ha colpito per le modalità con le quali è avvenuto più che per l’entità del danno e che riporta d’attualità un tema specifico della montagna, di tutta la montagna: molti dei borghi sono ormai in gran parte abbandonati ed altri lo sono del tutto, almeno nei mesi invernali. Una condizione che apre praterie alle visite dei ladri e dei malintenzionati.

Non si dorme più con le “porte aperte”

“Come mi hanno spiegato i carabinieri, in questi furti – sottolinea ancora il sindaco – si è registrata anche una novità. In passato i ladri che si introducevano nelle abitazioni ricercavano denaro e preziosi. Al Castello hanno rubato oggetti ricercati nei mercatini d’antiquariato”. Quindi un cambio di obiettivo, il che sposta di poco la preoccupazione. “Naturalmente questi episodi creano allarme sociale – continua Micheletti -. Al di là dei dati statistici di Sambuca è ormai evidente che anche in montagna non si dorme più con ‘le porte aperte’. Credo che il fenomeno si intensificherà in stretta correlazione con l’aumento esponenziale del disagio sociale, dei flussi immigratori mal gestiti e delle persone che rifiutano la legalità repubblicana……Non possiamo permetterci di rimanere inerti. Il Comune cercherà di fare la sua parte”.

Un incontro pubblico con i carabinieri

Per questo, oltre ad affrontare la questione già nel corso del prossimo consiglio comunale, Micheletti pensa ad un incontro pubblico da organizzare di concerto con le forze dell’ordine: “Ho chiesto e ottenuto la disponibilità del capitano dei Carabinieri di San Marcello e del maresciallo della stazione locale ad incontrare la popolazione per avere il quadro della situazione”, conclude il primo cittadino. Statisticamente le forze dell’ordine fanno notare che a Sambuca l’entità dei furti in auto ed in abitazione non è in aumento; si parla di meno di venti nell’arco di un anno. Ma l’episodio di sabato notte ha creato un nuovo allarme, che andrà affrontato con misure specifiche.

La foto nella homepage è di Angelo Celsi


La Redazione

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