La Politica, Piteglio, San Marcello  |  febbraio 17, 2017

Primarie, Sinistra Italiana precisa: “Ancora non abbiamo firmato alcun accordo”

Primarie per il candidato sindaco del nuovo Comune SAN MARCELLO PITEGLIO. Giulio Baldassarri, consigliere comunale uscente e membro del comitato promotore provinciale di Sinistra Italiana: prima l'appuntamento congressuale nazionale di questo fine settimana: "Qualsiasi scelta dovrà essere ben ponderata, a partire dalle alleanze. Ci asteniamo da stringere accordi vincolanti, senza escludere però una indicazione di voto". "Dobbiamo esprimere un'idea di montagna, che punti a risultati concreti"

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giulio baldassarri di Sinistra Italiana
Giulio Baldassarri, consigliere uscente del Comune di Piteglio

PITEGLIO – Le primarie di centrosinistra per il candidato sindaco del nuovo Comune San Marcello Piteglio non riguardano, almeno non ancora, Sinistra Italiana, bensì solo il Pd e i Socialisti. La precisazione, dopo un nostro articolo dei giorni scorsi, giunge dal consigliere comunale uscente di Piteglio e membro del comitato promotore provinciale di SI, Giulio Baldassarri. Baldassarri precisa che non è stato “ancora firmato alcun accordo di coalizione assieme al Partito Democratico” e ne spiega le motivazioni, articolandole in quattro punti. Ecco il testo del suo intervento.

Il congresso di Rimini

“1) Sinistra Italiana vedrà ufficialmente i natali questo fine settimana, con un congresso nazionale che si svolgerà a Rimini (al quale parteciperò in veste di delegato). La sinistra di questo paese purtroppo assomiglia a due cagne randage rinchiuse nella stessa gabbia: siamo tutti simili e compatibili, ma proviamo una errante necessità di scannarci fra di noi. La nostra gabbia è rappresentata dai congressi e sono sicuro che anche stavolta non sarà facile prevedere l’esito del dibattito interno e la conseguente linea politica del partito. Esiste poi anche la difficoltà formale di passare oltre al dibattito nazionale per eleggere, in un secondo momento, i nostri organismi dirigenti locali. Una volta completati questi passaggi, se i cani non si saranno sbranati ponendo fine anche a questa avventura, saremo in grado di stringere accordi.

I partiti ormai anacronistici

2) Anche per i motivi segnalati sopra, il nostro interesse prioritario non è interessato alla struttura e all’imminente appuntamento elettorale, ma al contributo che può dare la sinistra al nostro territorio. I nostri partiti sono insufficienti ed anacronistici, basta aprire un telegiornale per rendersene conto. Detto ciò, per far fronte alle più regressive spinte culturali, a livello internazionale espresse dalle destre “sovraniste” ma permeabili anche nel nostro Movimento 5 Stelle, sono fermamente convinto che la casa del centrosinistra sia un luogo da riscoprire, seppur con rinnovamenti radicali (cominciando dalla classe dirigente), per farlo, un “intellettuale collettivo” (per dirla con Gramsci) si rende necessario. Ma il soggetto a cui dobbiamo ambire dovrà essere aperto a storie politiche disparate e non necessariamente vincolandolo al partito. Tutto questo non lo si fa né in pochi giorni né in pochi mesi, ecco perché qualsiasi scelta dovremo fare nel prossimo futuro dovrà essere ben ponderata, a partire dalle alleanze.

Un’idea forte di montagna

3) Dobbiamo saper inoltre esprimere una nostra “idea di montagna”, che punti alla concretezza dei risultati, smarcandosi da una retorica irresponsabile che attribuirebbe agli incentivi per la fusione, senza una adeguata visione politica, l’opportunità di spalancare la via per lo sviluppo, sociale ed economico, per la montagna pistoiese. No, gli incentivi servono a dare solidità alle istituzioni, a normalizzare la pressione fiscale (attenzione, non abbattere), ampliare l’organico (soprattutto esterno) del comune. La montagna potrà ricostruire un proprio ordine economico solo attraverso interventi strutturali e di rete, che facciano leva sulle ricchezze più solide e vivaci del nostro territorio, con un lavoro collettivo ove la politica deve indicare gli obiettivi e porre le condizioni, non fornire gli strumenti.

Stima e amicizia per Marmo

4) I due candidati alla leadership della coalizione, seppur provenienti dal solito partito, appaiono assai differenti fra loro. Silvia Cormio è una donna molto appassionata ed intelligente ma pesano troppo le divergenze fra il nostro mondo ed il suo quadriennio di amministrazione. Non nascondo invece le mie simpatie per Luca Marmo, con il quale ho condiviso due anni e mezzo di amministrazione del Comune di Piteglio. Luca è una persona di larghissime vedute e capace di aprire porte e ponti di dialogo, caratteristica fondamentale per il primo sindaco di un comune ancor poco riconosciuto dai suoi cittadini. La mia amicizia e la mia stima per Luca non posso però essere oggetto di valutazione politica, che saremo in grado di esporre solo una volta completati i passaggi indicati nei punti precedenti.

Ad oggi nessun vincolo

Capiremo nei prossimi giorni come muoverci, faremo tutte le valutazioni necessarie per orientare la scelta della classe dirigente più adeguata per l’amministrazione del Comune di San Marcello Piteglio. Il centrosinistra è sicuramente l’universo entro il quale siamo portati ad orbitare, ma il mondo cambia e cambiano le letture, non sempre ciò che ci aspetteremmo come scontato si rivela come la soluzione più corretta. Per il momento, ci asteniamo da stringere accordi vincolanti, senza escludere però una indicazione di voto in vista dell’appuntamento del 5 marzo.

Ringraziando per l’attenzione, ringraziandovi per il vostro lavoro”

Giulio Baldassarri

membro del comitato promotore provinciale di Sinistra Italiana


La Redazione

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