Cutigliano, Personaggi e Interpreti  |  febbraio 15, 2017

L’addio commosso a Mario Mori, “storico” villeggiante di Cutigliano

Fiorentino, aveva trascorso per circa sessant'anni le sue vacanza estive e invernali sulla Montagna Pistoiese. Conosciuto e apprezzato da tutti, partecipava a molte attività del paese, suonava il mandolino, faceva l'arbitro alle partite di calcio. Era un grande appassionato dell'Appennino, che conosceva palmo a palmo

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CUTIGLIANO – Era davvero un villeggiante “storico”, un amico di Cutigliano, un cutiglianese d’adozione. Per questo la morte di Mario Mori, pochi giorni fa, domenica 5 febbraio, ha privato Cutigliano di una figura rappresentativa, molto conosciuta e amata in paese. Mori, fiorentino, sin dalla metà degli anni cinquanta trascorreva con la sua famiglia e con quella del fratello Giuliano le vacanze estive così come quelle invernali sulla nostra Montagna.

La passione per l’Appennino

Appassionato di montagna, conosceva il nostro Appennino palmo a palmo. Con il passare degli anni le sue camminate si erano ridotte, ma non trascurava mai di fare una passeggiata nel viale San Vito o di godersi il fresco ed il panorama dalle panchine vicino alla Chiesa.

Le sue attività in paese

Oltre a villeggiare a Cutigliano, Mori partecipava a molte attività di intrattenimento, in particolare alle partite estive di calcio, che si disputavano nell’ex campo sportivo ora Piazzale Sant’Antonio tra scapoli e ammogliati, tra squadre femminili, o tra cutiglianesi e villeggianti. Faceva l’arbitro (era del resto arbitro federale), ruolo che ricopriva anche a Firenze nel calcio storico fiorentino.

Amico di tutti

Amico di tutti, era solito allietare, insieme ai suoi amici ed al nipote Alberto alcune serate estive, suonando il mandolino sul terrazzino della famiglia Monari o sotto la Loggia dei Capitani, immagini che tutti i cutiglianesi sicuramente ricordano con piacere. Era una persona che tutti i cittadini conoscevano e trattavano come un vero paesano. Anche l’estate del 2016 l’ha trascorsa a Cutigliano, spesso si sedeva sulla panchina davanti al Comune in conversazione, godendosi il fresco e la quiete. Un’ immagine rimarrà legata ai ricordi del borgo.

Le condoglianze del Comune

A ricordarlo per conto del Comune è oggi il commissario prefettizio, Vittorio De Cristofaro, che a nome dello stesso ente porge alla famiglia le più sentite condoglianze.


La Redazione

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