Pistoia, Sport & tempo Libero  |  gennaio 21, 2017

Pistoia Basket, a Crosariol il voto più alto, poi Moore e Boothe. Ma tutto il gruppo merita un applauso

La media del "Pagellone" a metà campionato. Quasi nessun giocatore sotto la sufficienza. La crescita di Lombardi e Magro, l'altalena di Pettaway, l'impatto di Roberts e Okereafor. Il "calvario" di Antonutti. Il "taglio" di Cournooh. E dopo i voti, i commenti dei giornalisti. La Gazzetta dello sport: "Stagione da incorniciare". La Nazione: "Un bel 7 alla squadra". Pistoia sport: "Crosariol un valore aggiunto". Sportnews: "Boothe miglior innesto americano". Grandi elogi a Coach Esposito e al suo staff

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Una "schiacciata" di Crosariol

PISTOIA – E’ Andrea Crosariol il giocatore con la miglior media di voti, secondo la classifica complessiva emersa nel nostro “Pagellone”, alla fine del girone di andata del campionato del Pistoia Basket. E’ il primo bilancio che emerge sommando tutti i voti che i giornalisti di una decina di testate, locali e non, hanno dato ai giocatori di The Flexx, partita dopo partita, e che “La Voce della Montagna” ha pubblicato ogni volta in quello che è ormai diventato un appuntamento fisso. Alla fine dei salmi le differenze fra i singoli non sono così accentuate, anzi, fra il più votato, Crosariol appunto, e quello che ha avuto la media peggiore, David Cournooh, la distanza è di appena un punto (0,9 per l’esattezza). Sì perché fra gli inevitabili alti e bassi di alcuni e qualche diversità di valutazione nella stessa “giuria”, alla fine la media complessiva che ne esce fotografa un rendimento sostanzialmente omogeneo. E, infatti, è la squadra nel suo complesso che esce bene. Al di là della media matematica, nella personale pagella che alcuni colleghi hanno redatto sulla propria testata, il voto alla squadra risulta essere fra il 6,5 e il 7. Quanto a Vincenzo Esposito e al suo staff poi, l’elogio è unanime. Non era stato previsto un voto al coach ma se lo avessimo chiesto sarebbe stato alto, molto alto.

Dunque, tornando alle medie del “Pagellone” a metà dell’opera, sul podio ci sono Andrea Crosariol, che ha conseguito un 6,5 (e spiccioli), seguito a ruota da Ronald Moore, 6,4 abbondante, e Nathan Boothe, 6,4 tondo. Subito dietro un’altra coppia con la stessa votazione, 6,2, ovvero Eric Lombardi e Terran Pettaway, seppur derivata da un andamento opposto, costante e in crescita il primo, decisamente altalenante (anche all’interno della stessa gara) il secondo. Ancora un po’ sopra la sufficienza, media 6,1, Daniele Magro e Chis Roberts, mentre una sufficienza risicata, 6-, l’hanno conquistata l’ultimo arrivato, il play britannico Teddy Okoreafor, e Korey Hawkins, “tagliato” dopo pochissime gare. Non raggiunge la sufficienza nella media matematica (5,7) Michele Antonutti, responsabile soprattutto l’infortunio che lo ha martoriato, ma la raccoglie nel giudizio non matematico per lo spirito col quale si è battuto sul parquet, e non solo. Scontato dirlo, un capitano vero. Nota dolente, infine, il 5,6 di media di David Cournooh che proprio nei giorni scorsi ha lasciato Pistoia.

I giornalisti che hanno partecipato per tutto il girone di andata, alcuni tutte le partite, altri la maggior parte delle gare, sono: Filippo Laico (LA GAZZETTA DELLO SPORT), Maurizio Innocenti (LA NAZIONE), Saverio Melegari  e Alessandro Benigni (IL TIRRENO), Leonardo Cecconi (REPORTPISTOIA), Elisa Pacini (PISTOIASPORT), Alessandro Giuntoli (DAILYBASKET), Dario Ronzulli (RADIO SPORTIVA), Filippo Baldi (SPORT NEWS),  Luca Cipriani (LINEE FUTURE), Piero Pardini (THE WOLF POST) e Andrea Cosimini (LA GAZZETTA DI PISTOIA)

 

La media del “Pagellone”

 

              ANDREA CROSARIOL               DSC_1112       MEDIA VOTO 6,5

Metà stagione da incorniciare. La sorpresa più bella

                 RONALD MOORE                   DSC_5240       MEDIA VOTO  6,4

La mente di Esposito in campo

               NATHAN BOOTHE                 DSC_5243      MEDIA VOTO 6,4

Il miglior innesto a stelle e strisce

             ERIC LOMBARDI                     _DSC7152      MEDIA VOTO 6,2

“La meglio gioventù”

  

           TERRAN PETTAWAY                   DSC_5178      MEDIA VOTO 6,2

Con Terran sull’ottovolante

 

           DANIELE MAGRO                        DSC_1004      MEDIA VOTO 6,1

La piena maturità

                    CHRIS ROBERTS                     DSC_4205      MEDIA VOTO 6,1

Un buon impatto. Utile alla causa

                  TEDDY OKEREAFOR             DSC_5348      MEDIA VOTO 6-

Più sostanza che apparenza

 

                MICHELE ANTONUTTI           DSC_4181     MEDIA VOTO 5,7

La media matematica non inganni. Capitani coraggiosi

DAVID REGINALD CORNOOH          DSC_4026     MEDIA VOTO 5,7

Alla fine un “taglio” inevitabile. Peccato

 

                         
                    I COMMENTI DEI GIORNALISTI

FILIPPO LAICO – La Gazzetta dello sport

Un’altra stagione da incorniciare

Un’altra stagione da incorniciare per il Pistoia Basket. Basti ricordare che appena 6 club hanno vinto di più e solo un arzigogolato gioco matematico ha negato il secondo accesso consecutivo alle Final Eight. Se gli infortuni non avessero falcidiato la stagione dei ragazzi di Esposito i risultati sarebbe sicuramente stati diversi.
Su tutti spicca Andrea Crosariol, nessuno se lo sarebbe aspettato a questi livelli e soprattutto con questa continuità, indubbiamente il migliore della The Flexx, in attacco un punto di riferimento, dietro invece viene messo in difficoltà dalle caratteristiche dei pari ruolo, ma su questo poco si può pretendere. Resterà negli annali la prova da spellarsi le mani di Petteway contro Trento, con 10 bombe (su 14) e 43 punti che sono il record di questo campionato. Lui invece decisamente il più alterno, croce e delizia, tante volte non è “pervenuto”. Okereafor, play inglese che sta in campo senza sbavature, va considerato nel rapporto qualità-prezzo eccellente. Non è giudicabile Michele Antonutti, perché è andato in campo pur non essendo nelle condizioni, quindi merita un 10 per attaccamento ma le sue prestazioni ne hanno inevitabilmente risentito e lo 0 nella casella delle triple segnate balza subito all’occhio. Discorso a parte per Hawkins. La guardia americana ha pagato il cattivo rapporto con il coach più che le prestazioni, sicuramente non esaltanti.
La miglior partita della The Flexx? L’ultima in casa con Reggio Emilia, non solo per il blasone dello scalpo ottenuto, quanto perché per la prima volta tutti hanno portato un concreto contributo. Anche con Varese l’ampia successo può aver esaltato ma la strenua resistenza degli uomini di Moretti ha spianato la strada. Fece invece preoccupare l’opaca gara di Caserta. Mal di trasferta? Diciamo che al PalaCarrara viene tutto molto più semplice e la spinta del pubblico consente di andare oltre i limiti. La partita di Pesaro nel suo complesso è stata una delle più brutte da qualche anno a questa parte, infatti sono bastati 59 punti per portare a casa la vittoria, l’unica esterna sin qui.

 

ELISA PACINI – Pistoiasport

Bilancio positivo, grandi meriti di Esposito e lo staff

Mai così travagliato per infortuni e cambi obbligati, a cui si sono sommati anche diversi aggiustamenti tecnici necessari visto il rendimento o l’impatto caratteriale di alcuni giocatori, il girone d’andata della The Flexx è stata comunque positivo.
L’aver sfiorato (e perso per la classifica avulsa) la qualificazione alle finali di Coppa Italia a cui nessuno aveva pensato lungo l’arco della prima parte del campionato, lo dimostra.
Molto merito ce l’ha Vincenzo Esposito e il suo staff, il “team Diablo” come spesso chiamo il trio Esposito- Bongi- Billeri prendendo in prestito il linguaggio dei talent show. Una squadra in panchina che, dall’anno scorso, dimostra grande preparazione ed affidabilità. Diversamente con i cambi in corsa e le tante gare giocate con i giocatori contati, potevano mandare all’aria tutto l’ambiente.
Riguardo ai giocatori, il valore aggiunto è stato Andrea Crosariol che a 32 anni e dopo un anno e mezzo di semi dimenticatoio, a Pistoia sta giocando la miglior stagione in carriera ed è stato spesso l’ancora di salvataggio per una The Flexx in balia degli eventi.
Bene in generale il reparto lunghi con Boothe che è senza dubbio il miglior americano tra i nuovi arrivati in estate e Magro chirurgico quando entra in campo come non mai.
Il jolly è e potrà essere sempre di più Eric Lombardi, in continuo miglioramento dalla scorsa stagione, merito del lavoro dello staff. Con la garanzia Moore e la tenacia di capitan Antonutti, chi può e deve fare passi avanti sono gli esterni Petteway e Roberts.

 

MAURIZIO INNOCENTI – La Nazione

Pistoia merita un bel 7. Esposito un 10

La The Flexx ha chiuso il girone d’andata con 14 punti e al nono posto in classifica. Il bilancio non può che essere ampiamente positivo e dovendo dare un voto generale sicuramente Pistoia merita un bel 7. Valutando invece i singoli giocatori le cose cambiano un po’ perché non tutti fino ad oggi hanno raggiunto la sufficienza.
Ronald Moore (7,5). Il cervello della squadra, l’uomo che detta i ritmi e i tempi di gioco, la trasposizione di Vincenzo Esposito in campo. Capace di guidare la squadra non ha avuto problemi a prendersi le proprie responsabilità così come calarsi nei panni del supereroe quando c’è stato bisogno.
Teddy Okereafor (6). Con il suo arrivo la squadra ha avuto un bilancio di 4 vittorie e 2 sconfitte segno che l’impatto del play inglese c’è stato eccome. Giocatore non appariscente, ma di grande sostanza e intelligenza.
Chris Roberts (6,5). Aveva bisogno di tempo per ambientarsi con i nuovi compagni e per riprendere confidenza con il campionato di serie A, ma non ci sono dubbi che il suo apporto sia stato importante. Si vede che può crescere ancora.
Terran Petteway (5,5). Giocatore indecifrabile, capace di grandi cose, non fai 43 punti se non hai le mani buone, ma anche di prestazioni da non far vedere ai più piccoli. Ma a 24 anni e al suo primo anno in Italia si può scusare a patto che adesso inizi a dimostrare che la società ha fatto bene a puntare su di lui.
Michele Antonutti (6,5). Cuore, tanto cuore e grinta. Fino ad ora la sua stagione è stata un calvario ma lui non si è mai tirato indietro, ha stretto i denti, ha giocato con il dolore per non mettere in difficoltà i compagni.
Eric Lombardi (7). La meglio gioventù. Eric è la sorpresa più bella di questa prima parte di stagione, è il segno più tangibile di quanto un giocatore possa migliorare, con le persone giuste, se ha voglia di lavorare.
Nathan Boothe (7). Il ragazzo ha dei numeri. Questo ragazzone dell’Illinois ha mani buone e piedi rapidi.
Andrea Crosariol (7). Pistoia lo ha riportato nel basket che conta dove era stato mandato via troppo presto e lui ha ripagato tutti con prestazioni super.
Daniele Magro (6). L’anno a Milano gli ha fatto bene, Daniele è tornato non solo più maturo, ma anche cresciuto tecnicamente.
David Cournooh (5). Ha deluso, c’è poco da fare. Era l’italiano più atteso, quello su cui la società aveva puntato e invece David non si è mai visto. O meglio, all’inizio non era partito male, anzi, nelle prime sei partite aveva fatto discretamente, poi è stato il buio completo e non si è più ripreso.
Corey Hawkins (5). Tagliato per motivi diciamo comportamentali all’interno dello spogliatoio, la guardia americana aveva dato la sensazione di avere dei numeri solo che non è mai riuscito a dimostrarli.
Vincenzo Esposito (10). E quanto vuoi dare ad un allenatore che per il secondo anno consecutivo sta facendo vedere una delle migliori pallacanestro del campionato con una squadra non certo da Nba? La sua capacità tecnica unita a quella di saper capire le esigenze dei giocatori e al suo grande carisma sono la base dei successi di Pistoia. Lunga vita a “El Diablo”.

 

FILIPPO BALDI – Sportnews.it

Crosariol, la miglior stagione della carriera

Il girone d’andata è appena terminato ed è quindi tempo di bilanci di metà stagione. Vediamo dunque di analizzare le medie dei giocatori del Pistoia Basket nelle prime quindici partite di questo campionato.
MVP del girone d’andata con una media di 6,5 risulta essere Andrea Crosariol, il lungo classe ’84 che a trentadue anni compiuti sta mettendo in atto forse la miglior stagione della carriera dimostrando quel potenziale che negli ultimi anni aveva fatto solo intravedere.
Di poco inferiori (6,4) le medie di Moore, sempre a suo agio nel gioco di Esposito e capace di trascinare la squadra anche nei momenti di poca lucidità e Boothe, il migliore degli innesti americani di questa stagione, che ha dimostrato di avere talento sui due lati del campo oltre ad una notevole continuità nelle prestazioni.
Pari merito anche per Lombardi e Petteway che si attestano sul 6.2, il primo ha trascinato la squadra in fase difensiva, pur risultando spesso insufficiente nel gioco d’attacco, mentre il secondo ha messo in campo prestazioni incredibili (indimenticabili i 43 punti vs Trento) seguite da frequenti giornate no.
Sopra la sufficienza anche Magro, maturato molto rispetto alla stagione pistoiese di due anni fa e Roberts, utile innesto che è andato a rimpiazzare un Hawkins invece al di sotto delle aspettative e di poco insufficiente nella media delle prestazioni(6-).
Insufficienza lieve anche per Okereafor, utile comunque ad allungare le rotazioni, mentre insufficienze più nette per capitan Antonutti (5,7) ostacolato anche dalle precarie condizioni fisiche e per Cournooh (5,6), sicuramente il peggiore in relazione alle aspettative della pre season e dunque meritevole del taglio.


La Redazione

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