LANCIOLE (PITEGLIO) – L’appuntamento è proprio l’ultimo giorno dell’anno, dopodomani, 31 dicembre, alle 11.30. L’ultimo giorno per poter avere un sindaco in carica con la fascia tricolore a tagliare il nastro di inaugurazione. Sarà infatti Luca Marmo, primo cittadino di Piteglio in carica fino a sabato prossimo, ad inaugurare la piazzola allestita nei pressi della frazione di Lanciole per l’atterraggio di elicotteri di soccorso.
Il lavoro della Pro loco
Un piccolo eliporto “fai da te” perché realizzato con le forze della Pro loco e, ovviamente, con le necessarie autorizzazioni sia del Comune sia dell’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile. L’autorizzazione è giunta a Lanciole pochi giorni fa, il tempo di organizzare la cerimonia, trovare le disponibilità di tutti e una data utile. Appunto il 31, un brindisi di fine anno del tutto particolare. Sabato mattina, quindi, oltre ai rappresentanti della Pro loco e diversi cittadini, ci saranno anche il sindaco, esponenti di Enac e il nuovo parroco di Lanciole. Con l’anno nuovo, quindi, il paese e la montagna in generale avrà un importante servizio in più.
L’episodio decisivo
“L’iniziativa è nata anche a seguito di un brutto evento, per fortuna conclusosi positivamente, ma che ci ha fatto capire l’importanza di un luogo dove poter far atterrare gli elicotteri per le emergenze”, spiega Franco Turini della Pro loco di Lanciole. L’evento al quale si riferisce Turini riguarda un intervento resosi necessario per soccorrere una persona in gravi condizioni, intervento che durò quasi un’ora. “Fu necessario far scendere a terra dall’elicottero i medici e poi, una volta effettuato il primo soccorso, imbracare la persona, che era in gravi condizioni, e trasportarla all’ospedale di Pistoia“. Da quel momento in paese iniziarono a pensare di attrezzare un’area per permettere l’atterraggio di questi mezzi. E’ stata individuata e sono partite tutte le pratiche burocratiche, oltre ai lavori di sistemazione dell’area. “C’è voluto qualche mese fra i lavori e le varie pratiche burocratiche, sopralluoghi e quant’altro – conclude Turini -. Adesso siamo arrivati in porto”.