Questa riflessione inviataci da un libero professionista accende i riflettori su una materia delicata e complesso come l’edilizia, della quale, spesso, solo gli addetti ai lavori hanno reale cognizione. A quello che si legge in questa missiva si direbbe che il messaggio è piuttosto chiaro: le frazioni montane del Comune di Pistoia sono penalizzate rispetto a quelle di comuni montani limitrofi, soprattutto San Marcello ma anche Piteglio e Sambuca. Gli elementi forniti in questa comparazione di dati meritano di essere letti e approfonditi. Non mancherà occasione per farlo.
“Caro Direttore
scrivo alla vostra rivista on line per evidenziare alcune criticità, nel settore edilizio, che penalizzano le frazioni del Comune di Pistoia rispetto alle limitrofe frazioni montane di altri Comuni.
Sanatorie – Il Comune di Pistoia con una delibera della Giunta Comunale del 17/2/2011 n. 26, (mai modificata dall’attuale Giunta) ha stabilito le sanzioni da applicare alle difformità edilizie. Tali sanzioni non prevedono una diversificazione tra la zona montana e la zona della pianura e del centro città, ma vengono applicate indistintamente su tutto il territorio. Esempio pratico: modifica ad una apertura(da sanare) in un fabbricato realizzato prima del 1953 (come la maggior parte dei fabbricati esistenti nelle frazioni montane), sanzione applicata euro 4.500,00. Nel Comune di San Marcello Pistoiese per la stessa opera da sanare viene applicata una sanzione minima di euro 512,00
l diritti di presentazione per la pratica di sanatoria: Comune di Pistoia euro 200,00, Comune di San Marcello euro 70,00. Tempi di rilascio della sanatoria, come tutti i permessi a costruire: da sei mesi ad un anno nel Comune di Pistoia, meno di due mesi nel Comune di San Marcello.
Oneri di urbanizzazione – Esempio: restauro-ristrutturazione edilizia con aumento del carico urbanistico di un appartamento di 100 mq: nel Comune di Pistoia, costo oneri di urbanizzazione primaria e secondaria euro 4.463; stesso intervento nel Comune di San Marcello (viene applicata la tariffa a metro cubo= mq. 100 x altezza 3,00= mc. 300 x €/mc. 7,06) euro 2.118,00 (meno della metà).
Gli interventi sul patrimonio edilizio considerato storico al Comune di Pistoia (fabbricato realizzati anteriormente al 1953), se ricadono in vincolo paesaggistico, vengono esaminati da due Commissioni comunali, una per il vincolo paesaggistico una perché il fabbricato è considerato storico; alcune volte i due pareri sono contrastanti tra loro e i tempi per presentare le osservazioni e il riesame sono lunghi e costosi. Nei Comuni montani limitrofi tutto ciò non esiste e il recupero dei fabbricati è molto più agevole dal punto di vista burocratico.
Le tariffe catastali vengono stabilite dall’Agenzia dell’Entrate Ufficio del Territorio (Catasto) e non dipendono dal Comune di Pistoia. Tuttavia al Comune di Pistoia torna comodo avere tariffe uguali su tutto il territorio comunale e non tariffe differenziate tra la città e le zone di pianura con quelle delle montagna. Il Comune di Pistoia non ha mai avanzato all’Agenzia del territorio una richiesta di suddivisione in due zone censuarie (una montana e l’altra di pianura) perché avrebbe un gettito nelle casse dovuto dalle imposte sugli immobili inferiore.
Le rendite catastali (che determinano il valore catastale e quindi le imposte) del Comune di San Marcello, Comune di Piteglio, per non parlare di Sambuca, sono notevolmente inferiori a quelle del Comune di Pistoia. Per essere concreti, un appartamento in categoria A/3, classe 5 A di vani 9, in città, e un appartamento con la stessa categoria, classe e consistenza in montagna, ha lo stesso valore catastale nel Comune di Pistoia e il proprietario paga le stesse imposte. I valori catastali nelle zone montane molto spesso sono superiori ai valori venali. Colui che deve comprare un immobile in montagna come seconda casa valuta anche l’aspetto delle maggiori imposte da pagare al momento dell’acquisto e le imposte da pagare successivamente.
E questi sono soltanto alcuni aspetti…
Lettera firmata