Cutigliano, Turismo  |  ottobre 11, 2016

“San Bartolomeo sia il patrono ufficiale del futuro Comune Abetone-Cutigliano”

La proposta avanzata in una lettera alle due attuali amministrazioni dal GRUPPO STUDI ALTA VAL DI LIMA. Alla base motivazioni storico-religiose: il radicamento della storia di SAN BARTOLOMEO. E ragioni economico-turistiche: l'attrazione esercitata dal culto del Santo e l'importanza che ormai riveste la camminata di San Bartolomeo per il cosiddetto "turismo lento". Un modo per valorizzare il collegamento fra i borghi della Montagna utilizzando antiche vie di comunicazione

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La carta del Cammino di San Bartolomeo

CUTIGLIANO – Il Santa Patrono “ufficiale” del futuro, ma ormai prossimo, Comune Abetone-Cutigliano? San Bartolomeo, già Santa patrono di Cutigliano. Le motivazioni? Storiche, religiose, economiche e turistiche. E’ questa la proposta dell’associazione culturale Gruppo Studi alta Val di Lima Cutigliano che “pensando di interpretare i sentimenti di tutta la Comunità dell’alta montagna pistoiese” ha avanzato ufficialmente con una lettera aperta ai due sindaci questa proposta. Non resta che attendere le reazioni delle due amministrazioni comunali, soprattutto quella di Abetone che un suo patrono ce l’ha già e che si sta avviando alla “fusione” con Cutigliano non fra poche polemiche.

Motivazioni in sintesi

Per quanto riguarda le motivazioni storico-religiose (che potete leggere integralmente in coda al testo) il gruppo Alta Val di Lima sottolinea che il legame che esiste tra la comunità di Cutigliano e il culto di San Bartolomeo “è profondamente radicato nella storia e non può essere dimenticato”. Quanto agli aspetti legati al turismo l’associazione culturale fa notare che sulla scia del cosiddetto “turismo lento” è stata creata la “Camminata di San Bartolomeo”, che è già diventata un’occasione “che attira turisti e credenti”, in particolare il giorno del festeggiamento del patrono, il 24 agosto (periodo anche della tradizionale Sagra di Mezzestate). Insomma, secondo i proponenti, ci sono molti buoni motivi per mantenere questa data simbolo per Cutigliano. E magari estenderla al Comune vicino. Pardon, alla parte alta dello stesso comune…

LA CAMMINATA DI SAN BARTOLOMEO 24 AGOSTO 2016

(foto dal profilo facebook “Cammino di San Bartolomeo”)

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Il testo integrale

Motivazioni economico-turistiche -“Da alcuni anni il settore turistico ha visto diffondersi il cosiddetto “turismo lento”, a piedi, che, tradotto, può essere definito come turismo di qualità sostenibile, legato alla ricerca di autenticità e di scoperta delle bellezze e delle culture dei territori. La comunità di Cutigliano, con occhio lungimirante, ha pensato di non trascurare questo tipo di turismo rivalorizzando e rendendo accessibili alcune antiche vie di comunicazione che collegano borghi storici delle nostre montagne accomunati da antichi legami, spesso religiosi. Il culto di San Bartolomeo rappresenta, quindi, per il settore turistico locale un’attrazione rilevante e per questo è stata realizzata un’importante passeggiata detta proprio “Camminata di San Bartolomeo”, che si snoda per circa 23 km partendo dal paese di Fiumalbo e, attraversando il paese dell’Abetone, da Rivoreta giunge poi fino a Cutigliano. Volendo, il Cammino completo prosegue fino a Pistoia, unendo paesi legati alla tradizione del culto di San Bartolomeo. Nel giorno del Santo Patrono, a Cutigliano si ha la tradizionale benedizione dei bambini, che attira turisti e credenti. Sempre al giorno del 24 agosto, Santo Patrono, è legata l’importante manifestazione della Sagra di Mezzaestate, che ormai si realizza da quarantacinque anni e vede la partecipazione di numerose aziende commerciali e artigiane oltre a una notevole partecipazione di turisti e abitanti di tutta la montagna. Ci sembrerebbe opportuno tenere presenti tutte le motivazioni sopra indicate per poter garantire il mantenimento del Santo Patrono nel giorno di San Bartolomeo, il 24 agosto”.

camminata 11  La camminata di San Bartolomeo, 24 agosto 2016
Motivazioni storico-religiose – La motivazione storico religiosa rimanda alla discesa in Italia del popolo longobardo, nel 568, sotto la guida del re Alboino. I Longobardi occuparono Pavia e ne fecero la loro capitale e con loro ebbe fine l’unità politica dell’Italia, iniziata con i Romani nel III secolo a.C. Bizantini e Longobardi si trovarono a abitare territori confinanti e si disputarono città e campagne distanti solo pochi chilometri fra loro. Poiché nessuno dei due contendenti era in grado di prevalere militarmente, la storia di ogni città e di ogni territorio o regione assunse caratteristiche peculiari differenti. Proprio alla civiltà longobarda è legata la figura di Bartolomeo di Cana di Galilea, ricordato nei Vangeli come uno dei dodici Apostoli e meglio conosciuto come San Bartolomeo, patrono di Cutigliano. Dopo aver subito il martirio attraverso la scarnificazione e la crocefissione o decapitazione in Siria, il culto di san Bartolomeo si diffuse fra la popolazione nordica tramite il principe longobardo Sicardo da Cremona: questi nell’838 aveva portato a Benevento le reliquie del santo, sottratte ai saraceni dell’isola di Lipari con l’aiuto di alcuni mercanti amalfitani. Nell’XI secolo nella città campana fu edificata una chiesa in suo onore. La chiesa di San Bartolomeo in Pantano a Pistoia risale alla metà dell’VIII secolo e fu edificata, insieme al monastero, dal longobardo Gaidoaldo, medico dei re Desiderio e Adelchi. I Longobardi lasciavano sempre traccia dove passavano ed esiste una linea continua tra molti luoghi della provincia di Pistoia e di Modena dove sorgono chiese o toponimi dedicati a San Bartolomeo: pensiamo a Pavullo, Formigine, Fiumalbo, Spedaletto e, come abbiamo visto, Pistoia oltre a Cutigliano, nella cui Chiesa dedicata al Santo, che compare nelle visite pastorali già a partire dal 1373, si trova tra l’altro una notevole opera come “Il miracolo di San Bartolomeo” di Sebastiano Vini che risale al 1570. Il legame che esiste, quindi, tra la comunità di Cutigliano e il culto di San Bartolomeo è profondamente radicato nella storia e non può essere dimenticato”.

5 S. Bartolomeo, interno navata centrale La Chiesa di San Bartolomeo a Cutigliano


La Redazione

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