L’idea di un’area protetta, un Parco, un’”oasi” è stata chiamata stavolta dal fondatore di Dynamo Camp, Vincenzo Manes, è tornata prepotentemente nel dibattito sulla nostra Montagna, condito fin da subito da polemiche e fronti contrapposti. Come “Voce della montagna” stiamo cercando di restare sui contenuti, di guardare le possibili prospettive, nessuna esclusa. Per questo abbiamo lanciato l’idea di un grande dibattito pubblico (al quale stiamo lavorando) come primo passo per una discussione alla luce del sole, senza pregiudizi e preconcetti. Un incontro aperto nell’attesa del quale, ovviamente, continuare ad analizzare ogni aspetto, anche grazie agli interventi esterni di cittadini, rappresentanti delle istituzioni, associazioni, operatori economici. Sul tema abbiamo ricevuto questo intervento di Sauro Romagnani, giornalista, che già collabora con la nostra rivista web ma che soprattutto è stato, fra le altre cose, assessore allo sviluppo economico e garante della comunicazione del Piano strutturale del comune di San Marcello Pistoiese, adottato nel 2007. La tesi con la quale ha conseguito la laurea in scienze turistiche, ha l’emblematico titolo “L’evoluzione del turismo nella Montagna Pistoiese. Vincoli e opportunità”.
LA LETTERA
Caro Direttore,
è proprio il caso di dire: ci risiamo. Nuovamente si riparte con nette contrapposizioni ma, fortunatamente, anche con qualche apertura, su temi di fondamentale rilevanza per la nostra Montagna. Di nuovo la parola fantasma e tabù “Parco” riecheggia, questa volta col nome di “Oasi” che, pur non essendo la stessa cosa, turba i pensieri di molti. Sono stato un sincero sostenitore della possibilità di istituire un parco nella nostra zona. Ne ho presentato i presupposti, le linee e illustrato al consiglio comunale di San Marcello Pistoiese, di cui facevo parte, ma anche in diversi incontri pubblici, i vantaggi che da esso potevano derivare. Vedevo nel Parco dell’Appennino e della Montagna Pistoiese, il “brand”, la marca, il marchio distintivo, adatto per un luogo la cui vita si avviava all’estinzione. Avevo in cuore la speranza di essere in torto su quest’ultimo punto. I dati demografici e quelli sull’invecchiamento della popolazione residente sembrano purtroppo dare ragione ai timori di estinzione.
Popolazione in drastico calo
La discussione del Parco fu lunga e tormentata, si chiuse al Cinema – Teatro Appennino di San Marcello con l’intervento conclusivo dell’onorevole Vannino Chiti, presidente allora della Regione Toscana. Era il 7 giugno 1994 e i quattro comuni montani Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello, non erano ancora fusi 2 a 2. Al censimento 1991 questi comuni contavano complessivamente 12.012 abitanti, a quello del 2014 erano 10.383 ovvero 1.629 abitanti di meno, pari ad una diminuzione di quasi il 14 %. Oggi la popolazione con oltre 65 anni è superiore al 32%, percentuale che nella provincia di Pistoia sarà raggiunta nel 2040.
Vent’anni senza veri progressi
Dal 1994 la nostra Montagna ha fatto progressi? Stiamo meglio? La nostra ricchezza, il nostro patrimonio, i nostri alberghi, i servizi di cui disponiamo sono aumentati? Il valore delle nostre case è aumentato o diminuito? Il turismo è in crescita? Il patrimonio boschivo è migliorato? I boschi sono ben curati e frequentati con rispetto, o vedono un assalto quotidiano? Sono sotto gli occhi di tutti le condizioni dei nostri boschi “belli se guardati da lontano”, ma pessime se guardati da vicino. I nostri boschi sembrano empori, vi si trova di tutto fuorché funghi, anch’essi in via d’estinzione; vi si trovano fungai abusivi, e non in via d’estinzione, colti in flagrante nei giorni di chiusura (uso il termine fungaio in luogo di fungaiolo, perché proprio della nostra Montagna).
Entriamo nel merito senza pregiudizi
Ho letto con interesse l’articolo-intervista di Paolo Vannini: “Grande Oasi”, il sindaco Braccesi: “Ognuno svolga il suo ruolo. Le decisioni spettano al pubblico”, pubblicato dalla Voce della Montagna, contenente un’apertura del Sindaco Tommaso Braccesi a valutare questi temi. In questi giorni si è aperta anche la discussione sul futuro turistico della nostra Montagna, vedi il documento della proposta di Ambito presentata dal comune di Pistoia ad operatori turistici ed ai comuni d’Ambito. Proposta che, rispetto al passato, raccoglie le mutate indicazioni europee in materia di utilizzo del territorio, visto con un uso di fruibilità più che con occhio unicamente conservativo. Vogliamo ragionare su tutto questo entrando nel merito, come oggi si usa dire, guardando in faccia il futuro, senza preventive preclusioni o esclusioni, valutando attentamente pro e contro? Rivolgo questo invito a La Voce della Montagna.
Sauro Romagnani