Ambiente  |  settembre 30, 2016

I ragni, straordinari predatori alleati dell’uomo. Per contenere gli insetti dannosi

Anche questi animali a otto zampe, così come i serpenti, suscitano tante paure. Uno dei motivi è il veleno con il quale uccidono le prede (che cadono nelle ragnatele, costruite con grande ingegnosità) ma che non è quasi mai pericoloso per l'essere umano. Il ballerino, il crociato, l'argiope: tante le specie presenti sulla Montagna Pistoiese

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Il ragno Argiope

Ragni…. Forse solo questi amici a otto zampe sono in grado di suscitare una paura maggiore di quella risvegliata dai serpenti. Anche i ragni o li ami o li odi profondamente. Ma perché avere un terrore così profondo per questi piccoli esseri praticamente inoffensivi? Forse la spiegazione ha le sue radici nella loro biologia. I ragni sono animali predatori che utilizzano il veleno per uccidere le proprie prede. Ed è proprio questa caratteristica, ovvero possedere del veleno, che li rende così temibili. La più straordinaria delle loro caratteristiche è l’ingegnosità mostrata nel costruire straordinarie e complesse ragnatele, strumento di fondamentale importanza per molte specie e dove il malcapitato insetto, cadendovi dentro, vi rimane invischiato.

Il veleno dei ragni

Sì proprio il veleno è una delle caratteristiche più interessanti dei ragni. Veleni spesso istantanei come nel caso dei bellissimi ragni granchio (Tomisidi, così gli chiamano gli scienziati) che stanno appostati sui fiori, spesso assumendo lo stesso colore, in attesa di un’ape alla ricerca del nettare che catturano con una iniezione fatale. Oppure i piccoli ragni saltatori (Salticidi) spesso con livree dai bellissimi colori facili da osservare sulle pareti rocciose soleggiate, che con la loro straordinaria vista sono in grado di individuare un piccolo moscerino e con un balzo ferino saltavi sopra e predarlo. E’ bene ricordare che ad esclusione di pochissime specie, il veleno dei ragni non è particolarmente pericoloso per gli uomini.

Tante specie sulla nostra montagna

La nostra montagna è ricchissima di specie. Forse il più conosciuto è il ragno ballerino, che intesse una caotica ragnatela negli angoli del soffitto di tutte le nostre case, attendendo pazientemente l’arrivo e la cattura del proprio pasto. Quando ci avviciniamo a lui inizia ad ondeggiare simulando un grazioso ballo!! Oppure a chi non è mai capitato, durante le scampagnate nei boschi, di imbattersi in ragnatele giganti, sospese tra i rami più bassi dei cespugli…. Gurdando bene il bel ‘ragno crociato’ (Araneus diadematus) è li, nel centro, immobile ma pronto alla cattura delle sua preda. A molti può sembrare strano ma anche tra i ragni ci sono alcune bellezze uniche. Parliamo dell’argiope (Argiope bruennichi), un bel ragno che costruisce la propria tela tra le erbe vicino al terreno. Si trova facilmente in tarda estate anche sull’Appennino Pistoiese e la riconosciamo subito per l’addome tigrato con bellissime bande gialle, bianche e nere.
Consideriamo i ragni per quel che sono realmente: straordinari predatori, alleati dell’uomo nel contenere insetti dannosi. Quindi al prossimo incontro con loro osservateli con occhio meno timoroso.


La Redazione

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