Riceviamo e pubblichiamo questa missiva che un nostro lettore ha inviato in data 19 settembre ai competenti uffici regionali. In questione una piccola vicenda privata ma come molte altre emblematica del cattivo funzionamento della macchina burocratica italiana e di tutto ciò che le orbita intorno (compresi coloro che dovrebbero fornire informazioni, call center e non solo).
“Gentilissimi,
dopo le telefonate fatte nei giorni passati, anche stamani, 19 settembre 2016, ho telefonato nuovamente dalle ore 9,00 alle ore 11,00, almeno 10 volte al vostro numero verde 800 86 0070 ed al numero 055 4385920, numeri che mi hanno messo in lista d’attesa e subito dopo mi hanno sempre staccato la linea e visto i fallimenti telefonici e la scadenza che si avvicina, sono a chiedere chiarimenti sul censimento in atto come alla vostra lettera protocollo canone idrico 2592 del 30 agosto 2016.
Da oltre 45 anni mio padre ha realizzato sul torrente Bardalone, in frazione di Campo Tizzoro, nei pressi della località Ponte Alla Falce, nel comune di San Marcello Pistoiese, dopo naturalmente le necessarie autorizzazioni al tempo richieste, una passerella carrabile che unisce il resede di un fondo commerciale e la propria abitazione mappale 82 e 101 alle autorimesse con resede mappale 212 del foglio 69 allegato 3.
In tutti questi anni abbiamo sempre pagato i canoni richiesti dalla Provincia di Pistoia, almeno sino all’ultimo bollettino che ci ha inviato e ritengo che quanto pagato fosse relativo ad una concessione rilasciata e non ad un manufatto abusivo o similare, almeno spero.
Non essendo riuscito a contattarvi per telefono, chiedo con questa mia lettera informazioni e chiarimenti, nella speranza che tutto questo non rientri in uno dei tanti passatempi che vengono troppo spesso offerti gratuitamente ai Cittadini.
Si allega estratto di mappa con indicata la situazione in essere, peraltro con la passerella riportata anche dal catasto e che sicuramente risulterà anche nei documenti in possesso del genio civile e della fu provincia di Pistoia alla quale in un paese normale mi sembrerebbe avreste dovuto rivolgervi.
Quello che pagavamo alla Provincia dovremo pagarlo alla Regione Toscana, ma almeno le pratiche potreste farvele passare dagli enti competenti e sarebbe l’ora che la Burocrazia, invece di complicare ulteriormente la vita ai Cittadini, cominciasse a semplificare, non fosse altro per risparmiare carta, affrancature e tempo.
In attesa del Vostro cortese riscontro, porgo cordiali saluti.
Roberto Prioreschi“