Il Crest all’attacco: i punti Ecco fatto e gli Sportelli della salute sono solo fumo negli occhi

CUTIGLIANO – La polemica ha come spunto un bando del Comune di Cutigliano ma l’attacco a tutto tondo è agli sportelli “Ecco fatto” e alle “Botteghe della salute”, un’iniziativa della Regione Toscana e di Uncem Toscana. A sferrarlo è il Crest, Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana, formato da diverse associazioni di tutta la regione, fra queste due della nostra Montagna: l’“Associazione Zeno Colò a difesa dell’ospedale Pacini di San Marcello” e “Montagna Pistoiese. E’qui che voglio vivere”. Sotto accusa il bando pubblicato dal Comune di Cutigliano per la ricerca di un collaboratore tecnico che verrà selezionato per lo sportello “Ecco Fatto” e le “Botteghe della Salute” nel suo “obiettivo finale” ovvero il mantenimento delle “condizioni minime di vivibilità sui territori marginali”. Un obiettivo contestato dal Crest: “Il declino dei servizi sulla montagna è sotto gli occhi di tutti ed immaginiamo che chi ha delegato questi amministratori a governare il territorio, si aspettasse qualcosa di molto diverso dalle “condizioni minime di vivibilità”. Condizioni non accettabili spiega Valerio Bobini, presidente del Crest: “La maggioranza dei sindaci di aree disagiate, marginali e periferiche della Toscana sta accettando pesanti tagli che non sono più sostenibili. La situazione sta diventando anno dopo anno più drammatica, dall’Isola d’Elba al Casentino”. In questo contesto gli sportelli Ecco Fatto e le Botteghe della Salute “sono solo cure palliative. Sono fumo negli occhi. Serve una pianificazione lungimirante di interventi ed investimenti per scongiurare un declino della montagna pistoiese e di tutte le zone montane e disagiate della Toscana. Si potrebbe iniziare con il ridare dignità ai nostri presidi ospedalieri, tornando a renderli efficienti ed attrezzati con Pronto Soccorso salvavita, sia per chi risiede, sia per chi viene come turista”. L’intervento del Crest si chiude con una domanda retorica: “Ma i sindaci dove sono? Stanno lì a guardare chi aggiunge tacche al ribasso sull’asticella dei servizi”.