Una Montagna di Parole  |  settembre 25, 2016

Sei Bindolo. Insomma poco incline a pagare i debiti

L'origine del nome deriva da una parola tedesca, winde, argano a manovella. Dal girare intorno al raggirare il passo è stato breve. Da qui l'uso comune con questa accezione negativa. Chi veniva appellato così in montagna era escluso da ogni affare

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Una parola della nostra montagna che non deriva dal latino è “bindolo”, la cui origine risale all’antico tedesco winde “argano a manovella”. Col nome di “bindolo”, nel 1700, era chiamato anche l’arcolaio, cioè quello strumento che serviva per dipanare la lana.
Il suo girar intorno continuato ha ispirato negli irriverenti toscani un’associazione di idee alquanto suggestiva, che ha dato a “bindolo” il significato figurato assai negativo di “raggiro”, “imbroglio”.
Da nome è poi diventato aggettivo, per cui “uomo bindolo”veniva definito colui che aveva l’inclinazione a raggirare il prossimo, a circuirlo, spesso per non pagare i debiti contratti con qualcuno. Nella nostra montagna chi aveva la nomea di bindolo veniva accuratamente escluso da ogni affare e da ogni trattativa di tipo economico.
Ma come sono cambiati i tempi!


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)